"Agli Europei, avevo la testa piena di pensieri...". Alvaro Morata dal ritiro della sua nazionale, la Spagna, è tornato a parlare del passato e di quei momenti. Sì la vittoria con le Furie Rosse in finale, ma poi tante cose anche extra campo che lo hanno portato ad allontanarsi, fino a qualche settimana fa, da Alice. Situazioni non semplici e decisioni ancor più complicate soprattutto quando sei immerso in un vortice mediatico tra campo e vittorie. Un periodo che Alvaro ha superato anche grazie all'aiuto di Simeone, allenatore dell'Atletico Madrid. A Cadena Ser nel programma El Larguero si è raccontato dall'addio ai Colchoneros fino all'arrivo al Milan e ora al Galatasaray: "Avrei dovuto pensare meglio prima di lasciare l'Atleti".
Morata, l'addio all'Atletico e il Milan
Alvaro Morata ha raccontato di quanto successo negli ultimi mesi: "Avevo bisogno di sentirmi amato e valorizzato. È arrivata l'opportunità del Milan e Fonseca mi chiamava ogni giorno. Guardando indietro, però, non ho capito che anche il Cholo mi apprezzava e mi voleva ancora all'Atletico. Quando attraversi momenti difficili non vedi le cose con chiarezza, non importa quante persone ti siano vicine che ti dicono che stai commettendo un errore, mio padre e il mio agente lo facevano. In estate avrei dovuto riflettere di più. Ora è inutile dirlo, ma avrei dovuto pensare meglio se lasciare l'Atletico o meno. Quando non stai bene a certi livelli della tua vita, prendi le decisioni sbagliate".

E sull'addio al Milan: "Eravamo partiti bene, la vittoria con l'Inter poi Real Madrid in Champions... all'improvviso le cose hanno cominciato a complicarsi. Quando inizia a sembrare che tu sia un problema, preferisco andarmene". Poi ha parlato di Simeone: "Come persona sono rimasto molto sorpreso da come mi ha aiutato in una questione personale. Non parlo più di calcio, di tattica o se dovevo giocare di più o meno, ma sono rimasto molto sorpreso da lui come persona quando stavo male".