Cristiano spiega l'assenza in Portogallo
Eppure Cristiano, appresa la notizia della scomparsa di Diogo Jota e del fratello, aveva commentato così sui social: "Non ha senso. Eravamo appena stati insieme in nazionale e tu ti eri appena sposato. Alla tua famiglia, a tua moglie e ai tuoi figli, invio le mie condoglianze e auguro loro tutta la forza del mondo. So che sarai sempre con loro. Riposate in pace, Diogo e André. Ci mancherete". Un messaggio di grande vicinanza, che stando a quanto raccontano in Portogallo - A Bola - , nasconderebbe un'ulteriore accortezza: la sua presenza, infatti, avrebbe creato un circo mediatico attorno ai funerali che avrebbe provocato solo ulteriore disagio ai familiari delle vittime. CR7, dunque, avrebbe scelto la via della riservatezza e della discrezione, preferendo così di non presentarsi a Gondomar, ma manifestando comunque tutta la propria vicinanza ai genitori di Diogo Jota e alla moglie Rute Cardoso, mamma di tre bambini. Il quotidiano Record, invece, prova a dare una spiegazione ricordando quanto accaduto al plurivincitore del Pallone d'Oro quando aveva 20 anni, ovvero la morte di suo padre José Dinis Aveiro, venuto a mancare nel 2005 e al quale l'allora ragazzo, nonostante l'uomo avesse dei problemi e non fosse sempre stato presente nella vita del figlio, era molto legato. Cristiano Ronaldo venne a sapere che suo padre non c'era più dall'allora ct del Portogallo Luiz Felipe Scolari mentre la nazionale era a Mosca, e da quel momento avrebbe trovato nel silenzio e nello stare in disparte in occasione di certi eventi il modo di gestire il dolore.