"Hanno cercato di doparmi, mi hanno iniettato sostanze senza senso. Ho vissuto situazioni folli che mi hanno destabilizzato". Così Allan Saint-Maximin in merito alla sua esperienza al Fenerbahçe, dove ha giocato nella passata stagione. Nell'intervista pubblicata sul canale YouTube del content creator Zack Nani, il francese ha rilasciato delle pesanti dichiarazioni che hanno scatenato un terremoto mediatico in Turchia.
Il Fenerbahce agirà per vie legali
Saint-Maximin ha spiegato come la sua esperienza infelice a Istanbul fosse dovuta a una forte instabilità emotiva. Il club infatti non si sarebbe rivelato molto empatico mentre lui viveva un momento molto delicato dal punto di vista familiare: "Mio padre stava morendo in ospedale, ma al club interessava solo l'importanza delle partite. Dov’è l’umanità? Quando sono a terra, devi aiutarmi", ha raccontato il giocatore di proprietà dell'Al-Ahli. José Mourinho lo aveva criticato per la scarsa intensità in allenamento, eppure Saint-Maximin ha speso parole al miele per il suo allenatore, dal quale ha ricevuto sostegno in merito a questa vicenda: "È un allenatore eccezionale, gli porto rispetto. Abbiamo parlato da uomini. Ha cercato di aiutarmi, anche lui ha avuto delle difficoltà". A queste durissime accuse, il Fenerbahçe ha risposto a tono con un comunicato ufficiale, nel quale annuncia azioni legali: "Abbiamo seguito con sgomento le dichiarazioni rilasciate da Allan Saint-Maximin, che ha indossato la nostra maglia nella stagione 2024-25, su una piattaforma social. La distorsione da parte dell'atleta dei fatti relativi al percorso terapeutico a lui applicato dopo un problema di salute riscontrato rappresenta un tentativo di danneggiare la reputazione del nostro club. Come Fenerbahçe Sports Club, desideriamo informare il pubblico che faremo ricorso a tutti i nostri diritti legali contro dichiarazioni fuorvianti e distorte riguardanti la nostra reputazione aziendale". Un duro scontro che rischia di proseguire in tribunale.