Pagina 4 | Doan, samurai alla moda. Il Friburgo ha il suo Messi

Un quarto d’ora, l’ultimo della gara di sabato a Mönchengladbach contro il Borussia, per testare l’ormai pieno recupero dopo la botta che l’aveva costretto a uscire col Leverkusen il 26 febbraio. Ritsu Doan, 24enne ala giapponese del Friburgo, è pronto per l’eurosfida di giovedì all’Allianz Stadium. È lui, il samurai, l’asso della squadra tedesca: l’uomo in grado di accendere l’attacco grazie ai suoi guizzi improvvisi, le giocate di fantasia, il sinistro diabolico. Il più dotato tecnicamente. Una specie di Dybala nipponico anche se i media giapponesi, a maggior ragione dopo l’ultimo Mondiale in Qatar, hanno insistito con un paragone troppo ingombrante: è il Messi del Sol Levante...

D’altronde tre mesi fa a Doha il ragazzo nato a Amagasaki (una ventina di minuti d’auto da Osaka) ha fatto mirabilia trascinando il Giappone alla fase a eliminazione diretta dove i “Samurai Blu” si sono arresi solo nella roulette dei rigori alla Croazia che aveva chiuso in svantaggio il primo tempo. In Qatar gli uomini del ct Moriyasu si sono lasciati alle spalle nella classifica nel Gruppo E le corazzate Spagna e Germania, entrambe clamorosamente sconfitte 2-1. E Doan, il talismano, ci ha sempre messo lo zampino: gol del momentaneo 1-1 contro i tedeschi e di nuovo rete del provvisorio 1-1 con gli iberici. La stampa dello Stato insulare nel Pacifico lo ha gratificato con un eloquente vocabolo: eroe. E c’è anche chi lo ha soprannominato “The Equalizer” (letteralmente l’equalizzatore, l’equilibratore) come il titolo di un noto film d’azione con protagonista il doppio Premio Oscar, Denzel Washington.

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Golden Boy asiatico

Ritsu Doan (pronuncia corretta Rìtsu Doàn) ha imparato a giocare con i suoi due fratelli maggiori mostrando sin da piccolo doti fuori dal comune. Comincia l’attività nelle scuole calcio dell’Urakaze e del Nishinomiya dopodiché, 12enne, viene tesserato nelle giovanili del Gamba Osaka dove la stagione successiva, siamo nel 2012, centra il primo triplete assoluto per la squadra Under 14 nerazzurra. A 16 anni e 344 giorni il debutto nella Champions asiatica in occasione del successo 3-2 sui sudcoreani del Seoul. E la settimana successiva diventa il più giovane giocatore del Gamba a esordire nella J1-League, contro i Kashima Antlers. Nel 2016 è eletto “Asian Youth Player of the Year”, una sorta di Golden Boy in versione asiatica.

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Doppietta agli azzurri

Nella tarda primavera del 2017 l’estroso classe 1998 suscita impressione col Giappone ai Mondiali Under 20 disputati in Corea del Sud. Dopo il gol vincente al Sud Africa, firma una favolosa doppietta in rimonta sugli azzurrini di mister Evani che guidavano 2-0 dopo appena 7’ grazie ai gol-lampo di Orsolini e Panico. E poche settimane dopo viene acquistato dagli olandesi del Groningen: prima in prestito e poi definitivamente per 1,7 milioni. Nel febbraio 2019 conquista l’argento alla Coppa d’Asia (Giappone battuto dal Qatar nella finale di Abu Dhabi) e a luglio si trasferisce al più blasonato PSV Eindhoven per 7,5 milioni. Nel 2020 passa in Germania, prestato all’Arminia Bielefeld. Dopo una stagione rientra al PSV che nell’estate 2022 lo cede al Friburgo per 8,5 milioni. Ora la sua quotazione - dopo il luccicante Mondiale e il 4° posto (a pari merito col Lipsa) in Bundesliga - è almeno raddoppiata.

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Il sogno Champions

Amante della moda e del look («Perché dovrei vestirmi con capi d’abbigliamento europei quando i nostri stilisti giapponesi non hanno nulla da invidiare a chicchessia?»), colore dei capelli variabile dall’oro al ramato, sogna di giocare in una grande che competa per vincere la Champions. Ambizioso. Ma anche un ragazzo umile con tanta determinazione e volontà di continuare a imparare per crescere sempre più.

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Il sogno Champions

Amante della moda e del look («Perché dovrei vestirmi con capi d’abbigliamento europei quando i nostri stilisti giapponesi non hanno nulla da invidiare a chicchessia?»), colore dei capelli variabile dall’oro al ramato, sogna di giocare in una grande che competa per vincere la Champions. Ambizioso. Ma anche un ragazzo umile con tanta determinazione e volontà di continuare a imparare per crescere sempre più.

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