Kimmich: "Nagelsmann tra i migliori 3 allenatori che ho avuto". E che lista

Il centrocampista del Bayern Monaco ha rivolto belle parole all'allenatore durante la conferenza stampa dal ritiro della Germania
Kimmich: "Nagelsmann tra i migliori 3 allenatori che ho avuto". E che lista© Getty Images/Reuters /Image Sport Agency

"Ho avuto molti allenatori di alto livello e sicuramente Nagelsmann è tra i primi tre" - queste le parole di Kimmich dal ritiro della Germania. Un vero e proprio attestato di stima per un giocatore che di tecnici di livello ne ha avuto tanti. Poi ha continuato: "La decisione non è ancora stata presa, quindi non posso dire nulla al riguardo. Posso solo dire che è un allenatore eccezionale. Ma non posso esprimermi sullo stato attuale delle cose". Una decisione che ha lasciato in molti senza parole, considerando l'attuale situazione del Bayern Monaco, in lotta addirittura per fare il triplete. Il successore sarà Tuchel, un altro allenatore dal nome gigante, ormai un'abitudine per Joshua.

Kimmich e la lista di allenatori top

Tutti vorrebbero trovarsi nella sua situazione. Crescere insieme a dei maestri è un privilegio. Kimmich ne ha avuti diversi. Il suo rapporto con gli allenatori è stato sempre ottimo. Giocatore modello e soprattutto utile per la sua duttilità. Dopo i primi calci con il Lipsia e le giovanili con lo Stoccarda, il Bayern non ci ha pensato più di due volte per fargli firmare il contratto. La lungimiranza è stata sempre una grande dote del club tedesco. Con i bavaresi ha vinto da protagonista. Certo, arrivare al Bayern Monaco e ritrovarsi Guardiola è sicuramente un grande vantaggio. Con Pep è migliorato tecnicamente e ha imparato a coprire il campo in modo differente. Non solo da terzino, ma anche da difensore. In quell'anno gli infortunati erano tanti e il tedesco scelse proprio il giovane ragazzo per affiancare Alaba. Le sue prestazioni inizialmente non furono buone. Il tecnico lo ha sempre difeso: "È quasi mio figlio" -disse scherzando. Kimmich poi si è consacrato facendo qualche passo più avanti nel campo, anche se con Ancelotti ha quasi sempre ricoperto il ruolo di terzino. Con l'italiano è cresciuto mentalmente, fino a diventare il punto di riferimento che è ora. Ma è con Flick che ha alzato la sua prima Champions League in carriera. Senza dimenticare l'anno da traghettatore di Heynckes e Low che con la Germania gli ha dato anche la fascia da capitano. Tra tutti questi Nagelsmann sicuramente è sul podio, ma allora chi rimane fuori? La soluzione sono tanti ex aequo.

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