Il Mainz, scuola di grandi allenatori. Da Klopp a Tuchel, ecco chi li scova

Christian Heidel è uno dei migliori dirigenti in Germania: ha scelto tecnici che sono arrivati ai vertici del calcio europeo
Il Mainz, scuola di grandi allenatori. Da Klopp a Tuchel, ecco chi li scova© Getty Images

Jürgen Klopp ama spesso ricordare che la sua più grande impresa è stata la prima storica promozione del Mainz in Bundesliga, ottenuta nel 2004. Aveva iniziato ad allenare da tre anni: aveva appeso gli scarpini al chiodo per passare dal campo alla panchina nella squadra in cui giocava dal 1990, quando aveva solo 23 anni. Il resto della sua carriera già più che ventennale è storia. Eppure, se in quel febbraio del 2001 un uomo non lo avesse convinto a prendere le redini di giocatori che fino a quel momento lo vedevano come un compagno, probabilmente oggi si starebbe parlando di altro. Quell’uomo si chiama Christian Heidel e sa scegliere gli allenatori come nessun altro in Germania. E forse anche in Europa.

Heidel, l’uomo che ha “creato” Klopp

Classe 1963, figlio di un politico che è stato anche sindaco di Mainz, non ha avuto una formazione calcistica, anzi: ha studiato da manager, ha lavorato in banca e nel commercio di automobili. A neanche trent’anni entra poi nell’1.FSV Mainz 05, che al tempo galleggiava tra terza e seconda serie. Ha subito assunto un ruolo di rilievo partecipando alla scelta di affidare la squadra a metà anni ’90 a Wolfgang Frank, tecnico rivoluzionario, uno dei primi a decidere di giocare senza il libero, cosa che in quel periodo in Germania era una sorta di lesa maestà verso la storia del Fussball. Eppure fu proprio quella scelta che permise al club di spostarsi verso l’alta classifica.

Principi di gioco innovativi, trasmessi a un gruppo da cui sono nati numerosi allenatori arrivati fino alla Bundesliga: Sandro Schwarz, Thorsten Lieberknecht e appunto Klopp, giusto per citarne alcuni. Quando nel 2000 Frank andò via, la ricerca di un tecnico che seguisse gli stessi principi si rivelò difficile. Fu allora che Heidel ebbe l’intenzione di affidarsi al giocatore che più di tutti gli sembrava adatto: leader del gruppo, tatticamente capace, carismatico. Ci aveva visto lunghissimo.

Da Tuchel in avanti: quante scelte azzeccate

Thomas Tuchel all’inizio della stagione 2009/10 doveva essere ancora alla guida dell’Under-19, con Jörn Andersen in prima squadra dopo la promozione conquistata nella stagione precedente. Eppure Heidel aveva idee diverse, così il 4 agosto, poco prima dell’inizio della stagione, decise di promuovere Tuchel e dargli fiducia. Altra mossa indovinata, l’ennesima della sua carriera. E non di certo l’ultima, perché nel 2014 si affidò allo svizzero Martin Schmidt tornando nuovamente in Europa League: oggi è il suo braccio destro in società. Insieme hanno scelto Bo Svensson, oggi allenatore dell’Union Berlino, e anche Bo Henriksen, subentrato a febbraio 2024 e autore di un finale di campionato strepitoso con 1,77 punti di media in 13 partite, valso la salvezza.

Nella sua storia Heidel ha affidato le panchine delle squadre da lui dirette (è stato anche allo Schalke per tre anni dal 2016 al 2019) a uomini che hanno poi fatto una carriera di prestigio come l’attuale ct della Danimarca Hjulmand o Domenico Tedesco, tecnico del Belgio. Il sesto senso dei grandi dirigenti, anche nella piccola realtà del Mainz.

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