Nella stagione 2019/20 l’SV Meppen si piazzava al settimo posto in 3.Liga trascinato dai 17 gol e 13 assist di un attaccante che fino alla stagione precedente neanche aveva mai esordito tra i professionisti. Non era una giovane promessa, anzi. Aveva trascorso cinque anni nelle giovanili del Werder per poi andarsene a 16 anni all’SC Weyhe, nelle under di un club di sesta serie. Non era uno di quelli ‘destinati’ ad arrivare. Eppure Deniz Undav è arrivato proprio dove voleva. Tardi, forse, visto che lo scorso 19 luglio ha compiuto 28 anni, ma ad oggi è tra gli attaccanti più prolifici d’Europa, oltre che essere un punto fermo nelle convocazioni nella Germania di Julian Nagelsmann.
L’ascesa di Undav
Figlio di genitori turchi emigrati nella Bassa Sassonia, zona nord ovest del paese, la sua carriera non è mai stata quella di un predestinato. In fondo parliamo di un ragazzo che a 21 anni, nella stagione che poteva sancire il suo primo “salto”, al Braunschweig che militava in Zweite Liga, è finito più che altro a fare qualche comparsata in panchina ed è stato più stabilmente con la seconda squadra, nella stessa Regionalliga in cui aveva segnato 16 gol nei due anni precedenti con il TSV Havelse. E dopo il Meppen e quell’annata di cui sopra, è dovuto andare fuori dalla Germania per poter continuare a giocare e provare a fare un upgrade.
Riuscitissimo: con l’Union St. Gilloise in seconda divisione belga ha centrato la promozione al primo tentativo, facendo ancora meglio in quella dopo, la prima in una massima serie, 25 e una decina di assist. La chiamata del Brighton è stata istantanea, anche se con De Zerbi il feeling è scattato tardi: in ogni caso anche con i Seagulls ha messo a referto i suoi 8 gol in neanche mille minuti. Non ne ha mai segnati meno.
Stoccarda, l’esplosione
L’estate scorsa il suo passaggio allo Stoccarda in prestito gli ha dato quella chance di mostrarsi in Bundesliga che sognava da tempo. Ha iniziato con un infortunio, poi quando è rientrato ha iniziato a segnare e fornire assist senza più smettere: 18 e 10 in 30 partite di campionato, formando con Guirassy una coppia ultra prolifica nello scacchiere di Sebastian Hoeness (46 gol in 2).
Anche quest’anno, pur avendo cambiato partner offensivo - è arrivato Demirovic per oltre 20 milioni dall’Augsburg ed è già a 5 gol - il suo rendimento non è calato: finora è a 5, due contro il Dortmund domenica, uno in Supercoppa al Leverkusen e uno anche al Bernabéu contro il Real Madrid, più il primo centro in nazionale alla prima da titolare, contro l’Olanda. Lo Stoccarda per tenerlo ha pagato più di 25 milioni di euro e Deniz li sta giustificando tutti: sul palcoscenico della Champions vuole sognare ancora e mostrare i muscoli come fa dopo ogni gol. In senso anche figurato.