Ajax, messaggio alla Juventus: 3-1 al Psv e campionato riaperto

Avanti con un'autorete, i Lancieri subiscono il pareggio di Luuk de Jong. Il solito Tadic, su rigore, vale il -2 dalla vetta dell'Eredivisie. Al 97', tris di Neres
Tadic© www.imagephotoagency.it

TORINO - L'Ajax riscatta il passo fasso di Alkmaar e conquista il confronto diretto con la prima della classe, il Psv, riaprendo il campionato di Eredivisie: sono soltanto due, ora, le lunghezze tra il colosso di Eindhoven e quello di Amsterdam. Una vittoria conquistata di carattere, in maniera sofferta e sudata, in 10 uomini per 40 minuti ed è un messaggio forte e chiaro rivolto alla Juventus: la generazione di giovani terribili olandesi è in una condizione psico-fisica esaltante e per la corazzata di Allegri, la trasferta nei Paesi Bassi per l'andata dei quarti di finale di Champions League, non sarà un viaggio di salute. Per avere la meglio di questo Ajax e mettere le mani sulla semifinale dell'ex Coppa dei Campioni, serviranno testa e gambe, qualcosa di tanto più simile a ciò che si è assistito, o meglio ammirato, nella gara dell'Allianz con l'Atletico Madrid, e di quanto più lontano dalle recenti prestazioni fornite in campionato (o con gli stessi colchoneros, nel primo atto).

LA GARA - Il successo arriva al termine di una battaglia che, al 57', sull'1-0 per i campioni di Amsterdam (sfortunata autorete di Schwaab al 21'), sembrava essersi complicato in maniera quasi irreparabile: il Var espelle Mazraoui e sugli sviluppi del calcio di punizione assegnato agli ospiti, Luuk de Jong corregge in rete di testa il traversone di Angelino. Il successo che scivola via dalle mani, e con esso le velleità in chiave Scudetto, l'uomo in meno, la rabbia e la frustrazione sono sentimenti che non sono di casa alla Johan Cruijff ArenaErik ten Hag toglie dalla mischia un centrocampista, Schone, mette un difensore, Veltman, per riassestare i dieci superstiti rimasti in campo, rimette a posto lo schieramento ed infonde coraggio e fiducia ai suoi. Il Psv sembra trarre giovamento dalla superiorità numerica e per dieci minuti cerca in tutti i modi il colpo del ko, che non arriva. Anzi, da un contropiede, nasce il calcio di rigore che Tadic, al minuto 72, trasforma, riportando avanti l'Ajax. Il finale è convulso e fioccano cartellini gialli da una parte e dall'altra, la capolista guidata dall'ex milanista van Bommel non ha le forze necessarie per tornare a colpire i Lancieri, fino ad alzare bandiera bianca al 97', sulla rasoiata mancina di Neres che congela il risultato sul 3-1.

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