© EPATORINO - Il Malaga non perde da cinque partite. Da quando è arrivato Michel sulla panchina della Rosaleda, inoltre, gli andalusi hanno vinto oltre la metà degli incontri disputati (6 su 11). Il Real Madrid, tuttavia, non può permettersi di lasciarsi intimorire dalla striscia positiva di una squadra che ben che vada arriverà undicesima in campionato. E, del resto, un top team come quello 'blanco' che punta al secondo grande 'doblete' della sua storia (dopo quello conquistato nel 1958) non può di certo fare calcoli e accontentarsi di un pareggio che, tutto sommato, basterebbe per portare a casa la Liga. E così, le prossime due partite (Malaga e Juventus) serviranno a capire se quella imposta da Zinedine Zidane negli ultimi tre mesi passerà alla storia come una gestione vincente o meno. Il tecnico francese, del resto, ha fatto ricorso a un massiccio turnover proprio con l'obiettivo di mantenere alta la concentrazione anche tra i panchinari e di far rifiatare, allo stesso tempo, i titolari. In modo da averli per quanto più possibile freschi e al top della forma a Cardiff. Una soluzione - quella del turnover - che, a prescindere dall’epilogo della stagione dei ‘blancos’, un risultato l’ha già ottenuto: era da molto tempo, infatti, che Cristiano Ronaldo non arrivava in fondo alla stagione con la brillantezza e freschezza fisica ostentata negli ultimi dieci incontri disputati, nei quali ha messo a segno la bellezza di 13 reti. La tranquillità del campione portoghese, tuttavia, potrebbe essere minata dal fisco spagnolo che, secondo quanto rivelato da ‘El Confidencial’, sta sistemando gli ultimi dettagli prima di imputarlo per la frode fiscale (si parla di addirittura 150 milioni deviati verso paradisi fiscali) filtrata, lo scorso inverno, dai Football Leaks.