Messi: «Ronaldo al mio livello, Juve fortissima con lui»

L'attaccante argentino del Barcellona sembra avere nostalgia del fenomeno portoghese: «Era bello giocare contro di lui anche se mi dava fastidio vederlo vincere al Real Madrid»
Messi: «Ronaldo al mio livello, Juve fortissima con lui»© www.imagephotoagency.it

TORINOLeo Messi ha parlato di Cristiano Ronaldo e Juventus in un'intervista concessa all'emittente "Radio 94.7 Club Octubre". Il fuoriclasse del Barcellona ha dichiarato: "Oggi ci sono molti buoni giocatori. Neymar, Mbappé, Suarez, Hazard, chiunque di loro potrebbe essere il migliore al mondo. Non ho citato Cristiano perchè lo metto con me". L'argentino ha quasi nostalgia di Ronaldo: "Era bello giocare contro di lui anche se mi ha fatto soffrire. Mi dava fastidio vederlo sollevare le coppe col Real. Sarebbe bello se fosse ancora in Spagna. Ho molto rispetto per la Juve. Mi sembra una squadra molto forte, con ottimi giocatori, e con Cristiano lo è ancora di più".

LEO MESSI SI SFOGA - Messi si è poi sfogato, parlando del padre e dell'Argentina: "Mi manda fuori di testa quando si dice che sia mio padre a gestire la nazionale. Dicono che abbia il potere di fare delle cose all'interno della Federazione ma alla fine la mia famiglia, i miei amici ci soffrono davanti a queste bugie. Chiunque dice qualsiasi cosa e alla fine la colpa e' sempre mia". Il fenomeno del Barcellona, primo nella classifica di Liga, ha aggiunto:"Ormai e' un'abitudine parlare di me, inventarsi qualcosa, non mi soprende nulla. Ma mi da' fastidio perche' la gente crede in quello che si dice e non sa che soffro per una pubalgia da prima della sosta di dicembre, mi alleno poco e non posso giocare tutte le partite. La pubalgia e' complicata, non si risolve da un giorno all'altro. Sto meglio ma non sono ancora guarito del tutto, devo prendermi cura di me". Poi, il momento particolare vissuto dopo il Mondiale russo: "Ho pensato di chiudermi, di dimenticare tutto quello che avevo vissuto. Ho cercato di isolarmi un po' e allontanarmi dalla Seleccion. Ma io voglio vincere qualcosa con la nazionale e negli appuntamenti importanti ci sarò sempre. Molta gente diceva che non sarei tornato, pure mio figlio mi ha chiesto 'Perchè ti massacrano in Argentina?'".

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