Caso Vidal-Barcellona: la commissione respinge la richiesta del cileno

Secondo AFE e Liga non ci sarebbe nessuna mancanza da parte del club blaugrana sui 2,4 milioni di euro richiesti dal centrocampista ex Juve, bensì un'errata interpretazione della clausola da parte del calciatore
Caso Vidal-Barcellona: la commissione respinge la richiesta del cileno© Marco Canoniero

MADRID (SPAGNA) - Il Barcellona non deve i 2,4 milioni di euro di bonus richiesti da Vidal. A sancirlo è stata la commissione mista AFE-Liga, secondo cui ci sarebbe stata un'interpretazione errata da parte del centrocampista cileno ma non una mancanza da parte del club blaugrana. L'ex Juve aveva, attraverso i proprio avvocati, avanzato una richiesta di bonus sulla base di una clausola (il 60% delle partite giocate) sul contratto che, però, secondo la decisione della commissione era intepretabile da parte del Barcellona. 

Solitamente nei contratti per ritenere una partita effettivamente giocata è necessario disputare almeno 45 minuti e il nodo della vicenda Vidal-Barcellona sarebbe legato proprio al minutaggio. Il cileno avrebbe infatti giocato solo il 51,66% delle partite, scendendo in campo per almeno 45 minuti solo in 31 occasioni su 53 match. Da qui la decisione della commissione di respingere la richiesta del calciatore. Secondo il club catalano si tratterebbe più che altro di un tentativo di Vidal di forzare la mano per accelerare il suo trasferimento all'Inter, club che lo sta fortemente cercando in questa finestra di mercato per rinforzare la propria mediana. 

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