Taglio stipendi, Suarez: "Noi del Barcellona non abbiamo mai detto no"

L'attaccante ha parlato in Uruguay: "Dispiace aver letto certe cose, cercavamo solo la soluzione migliore per tutti e un modo per aiutare chi è maggiormente in difficoltà"
Taglio stipendi, Suarez: "Noi del Barcellona non abbiamo mai detto no"© www.imagephotoagency.it

BARCELLONA (SPAGNA) - "Ho sentito e letto certe cose, mi dispiace perché noi giocatori siamo stati i primi a muoverci per trovare l'accordo". Parla così Luis Suarez, in un'intervista-video rilasciata con gli uruguaiani di Sport 890. Come Lionel Messi, anche l'attaccante della Celeste ha ribadito con forza la compattezza e la solidarietà dello spogliatoio blaugrana. Respinte le critiche di chi accusava i calciatori del Barca di non aver intenzione di ridursi gli ingaggi: "Siamo sempre stati coscienti di quello che stava e sta accadendo nel mondo, della situazione del club e dei mancati introiti con il calcio fermo, eppure sentivamo dire che noi calciatori non capivamo mentre, per esempio, la squadra di pallamano aveva già trovato l'accordo con la società - ha aggiunto Suarez -. Invece noi cercavamo solo la situazione migliore per tutti e anche un modo per aiutare chi è maggiormente in difficoltà. Nessuno di noi, nessuno, ha rifiutato l'accordo, tutti abbiamo collaborato".

L'appello in patria

Suarez è rimasto a Barcellona durante il periodo di isolamento e da lì ha consigliato al governo di decretare "la quarantena obbligatoria". Un invito ai suoi connazionali di rimanere in casa. Sul ritorno in campo ha preferito non sbilanciarsi. "Si parla di luglio per ricominciare, ma è inutile sbilanciarsi sulle date, penso che ricominceremo gradualmente, di sicuro sarà difficile tornare alla normalità", conclude l'attaccante del Barcellona. 

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