Xavi: "Alla Liga manca uno come Cristiano Ronaldo, Lautaro Martinez mi piace"

In una lunga intervista l'ex centrocampista del Barcellona elogia gli attaccanti di Juventus e Inter: "CR7 segnava 40-50 gol a campionato, i blaugrana fanno bene a essere interessati all'argentino"
Xavi© AFPS

TORINO - Una lunga intervista in cui ha affrontato ogni discorso. A partire dagli attaccanti di Juventus e Inter. Xavi Hernandez, ex campione del Barcellona, ha parlato anche di Cristiano Ronaldo e Lautaro Martinez: "Alla Liga manca ovviamente un giocatore come CR7, è uno che segna 40 o 50 gol all'anno... Ma il Real Madrid è forte anche oggi, ha giocatori di alto livello". Poi sull'argentino nerazzurro: "Il Barca fa bene a essere interessato. Mi piace, a chi non piace? Gioca bene, dà profondità, attacca bene lo spazio". Gli elogi sono anche per il tanto discusso Neymar: "Un suo ritorno in blaugrana? Perché no... Ho condiviso con lui lo spogliatoio e mi sembra una grande persona. Era un professionista qui a Barcellona e avrebbe fatto la differenza. Non entro nei problemi burocratici, ma sul campo è tra i cinque migliori al mondo". Su Casillas: "È un leader e può essere un grande allenatore. Ma Guardiola è il mio riferimento come tecnico. Sono più calmo quando la mia squadra ha la palla, bisogna lavorare sul pressing alto e andare all'attacco. Quale calciatore invece mi somiglia di più? Gundogan, De Jong, Arthur, Kroos, Modric, Cazorla hanno visione di gioco, non perdono facilmente la palla".

Allenatore e l'emergenza coronavirus 

Dichiarazioni rilasciate allo youtuber DjMaRiiO e al canale Post United. Xavi spera un giorno di tornare al Barcellona nelle vesti di allenatore: "Non so perché la gente sponsorizzi il mio ritorno, ma sono orgoglioso e mi piace l'idea. Sarebbe un sogno, parliamo della mia casa e della mia vita. Spero un giorno di poterlo realizzare, sto imparando molto come allenatore in Qatar". L'attualità è segnata dall'emergenza coronavirus"Sarebbe triste giocare senza pubblico. Qui in Qatar spesso giochiamo con poche persone ed è triste. Giochiamo a calcio per le persone che ne sono appassionate. È un lusso vedere gli stadi affollati. Sarebbe molto ingiusto decidere ora i campionati, la stagione deve finire sul campo".

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