Liga, test Covid-19 ai calciatori dal 28 aprile

Il campionato spagnolo stabilisce il protocollo per il monitoraggio delle condizioni di salute, ma è scontro sulla durata dei ritiri in isolamento
Liga, test Covid-19 ai calciatori dal 28 aprile© EPA

MADRID - Secondo quanto riportato da Cadena Cope, la Liga ha già chiesto ai club l'elenco dei giocatori, tecnici e lavoratori da sottoporre ai test per il coronavirus a partire dal prossimo 28 aprile. Inoltre il campionato spagnolo modificherà il suo protocollo in modo tale che il ritiro per gli allenamenti delle squadre possa avvenire una settimana prima dell'eventuale ripresa delle competizioni.

Liga, è scontro sui ritiri

Il motivo del cambiamento è dovuto al fatto che la questione dell'isolamento sia una delle principali fonti di conflitto: i calciatori si sono opposti infatti al piano precedente proposto dalla Liga, in cui veniva previsto di avviare i ritiri a 15 giorni di distanza dall'inizio del torneo. Ora Javier Tebas ha modificato il protocollo, accorciando a una sola settimana l'isolamento di gruppo. Attesa adesso una risposta da parte dei tesserati, che vorrebbero poter continuare a restare con le loro famiglie, a differenza dei dirigenti che invece vorrebbero che i loro dipendenti fossero tutti concentrati nei loro centri sportivi o negli hotel, in modo tale da essere certi di mantenerli isolati e distanti da possibili contagi.

Test Covid-19 dal 28 aprile

I rappresentanti della Liga hanno incontrato i medici dei club professionistici questo mercoledì, per informarli che dal 28 aprile inizieranno a eseguire i test per il controllo del coronavirus. Come riportato da AS, i datori di lavoro hanno informato i medici di aver già assunto la società privata SYNLAB per eseguire i test durante quella settimana. Si procederà prima con i test PCR (La Liga ne ha già circa 15.000 in suo possesso), poi con le prove sierologiche e con le prove rapide, sebbene queste non siano altrettanto affidabili. Per quanto riguarda i giocatori, loro hanno espresso "unione assoluta" nel voler aspettare l'ok da parte del Ministero della Salute, in quanto "questione fondamentale" prima di un eventuale ritorno alla competizione.

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