Insulti razzisti, Diakhaby se ne va: sospesa Cadice-Valencia

Dopo le scintille con il difensore di casa Cala, il centrale ha deciso di abbandonare il campo seguito poi dai suoi compagni di squadra. In serata i comunicati dei due club sull'accaduto
Insulti razzisti, Diakhaby se ne va: sospesa Cadice-Valencia

CADICE (Spagna) - Caos in Cadice-Valencia, match di Liga sospeso al 37' del primo tempo con il risultato di 1-1 e infine terminato con la vittoria dei padroni di casa. A scatenare la bufera le scintille tra Diakhaby e il difensore Cala, a segno al 14' e già ammonito per un fallo su Soler. Furioso per il giallo mostratogli, il centrale del Valencia ha iniziato a parlare con l'arbitro spiegandogli - come riportato dai media spagnoli e poi dallo stesso Valencia - di aver ricevuto offese razziste.

Via dal campo

Da lì poi la decisione di abbandonare il campo, imitata dai suo compagni, con l'arbitro costretto a sospendere momentaneamente la partita e i calciatori del Cadice rientrati a loro volta negli spogliatoi. Dopo qualche minuto poi la gara è ripresa, con Diakhaby sostituito da Guillamon e l'immediato 'tweet' del Valencia a fare luce sull'accaduto: "Il giocatore, che ha ricevuto un insulto razzista - spiega il club sul proprio profilo -, ha chiesto ai suoi compagni di tornare in campo a lottare. Tutti con te, Mouctar".

I dieci punti del Valencia

1. Diakhaby è diventato oggi un'altra vittima del razzismo nel calcio.
2. Dopo aver subito un intollerabile insulto razzista, ha comunque ricevuto il cartellino giallo per protesta.
3. Siamo orgogliosi del supporto che Diakhaby ha ricevuto dai suoi compagni di squadra e della decisione di lasciare il campo in blocco.
4. Confidiamo che questo episodio diventi oggetto di una indagine.
5. Con nostro disappunto, non è stata presa alcuna decisione.
6. In nessun momento il club ha esortato i giocatori a tornare in campo. L’arbitro ha comunicato ai giocatori le potenziali conseguenze del mancato rientro e la squadra, costretta a giocare con il rischio di una penalizzazione, ha deciso di rientrare.
7. Diakhaby ha chiesto ai suoi compagni di squadra di tornare in campo e combattere. I suoi colleghi hanno rispettato la sua volontà.
8. Quello che è successo oggi non dovrebbe mai più ripetersi nel calcio.
9. Il Valencia CF è contro il razzismo. Oggi è un giorno triste per il nostro sport.
10. Quella che abbiamo perso oggi non è una partita, oggi si è perso il rispetto e lo spirito del calcio e dello sport.

Il comunicato del Cadice

Siamo contrari a qualsiasi forma di razzismo o xenofobia, chiunque sia l’autore, e lavoriamo per combatterlo. Gli autori di questi crimini, indipendentemente dal fatto che provengano o meno dalla nostra squadra, devono pagare. Non dubitiamo dell’onestà di tutti i componenti della nostra rosa, fermi difensori della lotta al razzismo, il cui atteggiamento è sempre stato esemplare. Chiediamo sempre un atteggiamento di rispetto e responsabilità nei confronti degli avversari. Lavoriamo e continueremo a farlo affinché nel nostro calcio non ci siano comportamenti xenofobi con un fortissimo ‘NO AL RAZZISMO’”.

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