Zidane: "Il mio futuro? Nessuno sa cosa succederà..."

Il tecnico delle 'Merengues' nella conferenza stampa prima della partita contro il Getafe, risponde alle domande dei giornalisti
Zinedine Zidane (ultima squadra allenata Real Madrid)© EPA

MADRID (Spagna) - Nella conferenza stampa in vista della prossima partita con il Getafe, Zinedine Zidane, allenatore del Real Madrid, analizza il momento della sua squadra in vista dei prossimi impegni. Il Francese dovrà fare i conti con le assenze soprattutto in difesa, infatti agli già indisponibili Ramos, Varane, Carvajal e Lucas si sono aggiunti anche Nacho e Casemiro.

Sul momento del Real Madrid e il rinnovo di contratto

"Siamo tutti contenti della squadra e io come allenatore ancora di più. Abbiamo dieci partite in 30 giorni ed è quello che è. Felice di essere vivo in tutte le competizioni." Queste le parole di Zidane in merito allo stato di forma della sua squadra, poi analizza la sua migliore qualità come allenatore: "Mi piace quello che faccio ogni giorno, i miei giocatori hanno vinto molto ma vogliono sempre di più e questo è fantastico per un allenatore. Sappiamo soffrire e per vincere dobbiamo farlo". Mentre sul possibile rinnovo di contratto che Florentino Perez potrebbe sottoporgli: "Sono contento per lui perché continuerà a essere presidente. Del resto, nessuno sa cosa succederà. Sono contento per il presidente, non so cosa succederà dopo. Puoi avere un contratto di quattro o cinque anni e partire domani, o viceversa".

Hazard e Militao

Zidane si sofferma anche sui singoli in particolare su Militao e il suo miglioramento: "Ha giocato bene, tutti vogliono giocare di più ed è uguale a tutti gli altri. Ha fatto bene e noi dobbiamo continuare, lui e tutti. Lui è preparato e questa è la cosa più importante." Mentre su Hazard: "Sta bene, sta migliorando. Voglio che ritorni in squadra".

La replica a chi lo accusa di essere solo un allenatore fortunato

Infine il francese risponde ai giornalisti in merito ad alcune critiche: "È vero che sono molto fortunato ad essere qui ma non credo che sono un disastro come allenatore. Neanche il migliore. L'importante è metterci passione e so dove sono. La cosa più importante sono i giocatori. Si parla molto qui, vorrei parlare di calcio con te e non di queste cose."

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