Laporta rivela: "Speravo Messi restasse al Barcellona anche gratis"

Il presidente dei blaugrana sull'epocale trasferimento della Pulce al Psg. Poi parla dei rinnovi e della fiducia a Koeman
Laporta rivela: "Speravo Messi restasse al Barcellona anche gratis"© Getty Images

BARCELLONA (SPAGNA) - Dopo 21 anni l'epopea di Messi al Barcellona si è conclusa. Il passaggio in estate al Psg segna un fatto epocale non solo per i protagonisti ma per tutto il mondo del calcio. Joan Laporta, presidente dei blaugrana, è tornato a parlare della Pulce e di quanto accaduto in estate ai microfoni dell'emittente RAC 1: "Mi piacerebbe fare un omaggio a Messi, lo merita, saremmo felici se lo accettasse. Voglio troppo bene a Messi per essere arrabbiato. Resterà il miglior giocatore della storia ma arriva un momento in cui, quando vedi che non si può, c'è delusione da entrambe le parti. Si sapeva che se non sarebbe rimasto, sarebbe andato al Psg. Sapevamo, durante la trattativa, che aveva questa offerta molto importante. Ho sperato a un certo punto che mi dicesse di voler giocare anche gratis ma non possiamo pensare che un giocatore di quel livello possa farlo. Non c'era margine per tenerlo, sarebbe stato un investimento che avrebbe messo a rischio il club e il Barcellona è al di sopra di tutti".

Laporta, dai rinnovi di Sergi Roberto, Pedri e Ansu Fati alla fiducia a Koeman 

Laporta, rieletto a marzo dopo aver ricoperto la carica di presidente dal 2003 al 2010, si è trovato di fronte una situazione economica disastrosa. Dopo l'addio dolorosissimo di Messi la priorità è quella di blindare alcuni calciatori ed evitare altre partenze importanti: "Sergi Roberto? Si è ridotto l'ingaggio ma non abbiamo ancora chiuso, ci sono ancora dei dettagli da risolvere. La prossima settimana ci potrebbero comunque essere delle buone notizie. Con Pedri siamo molto avanti e speriamo di annunciarlo presto, e prosegue bene anche la trattativa con Ansu Fati". Sulla rinnovata fiducia a Koeman - il tecnico olandese sembrava ormai pronto all'addio dopo il ko in Champions League contro il Benfica -, Laporta commenta: "Non posso discutere con nessuno di questioni tecniche, rispetto sempre i professionisti, l'ho fatto con Rijkaard, con Guardiola e ora lo faccio con Koeman. Gli ho espresso la mia opinione e lui mi ha risposto con concetti tecnici. Xavi? Ci sentiamo spesso perché siamo amici, succede lo stesso con Pep. Sono persone che ne sanno più di me e mi piace sapere quello che pensano ma abbiamo Koeman e siamo fieri di lui. Resterà, voglio fare come ho fatto con Rijkaard, merita un margine di fiducia, è un tifoso del Barcellona come tutti noi, ha deciso di venire nonostante una situazione di massima difficoltà, sia sportiva che societaria. Gli ho chiesto se aveva fiducia nella squadra e mi ha detto di sì ma che gli serviva recuperare gli infortunati. Aspettiamo il rientro di Dembelè - conclude il presidente del Barcellona -, di Aguero, che Ansu Fati ritorni al meglio: era giusto confermarlo e sono contento di averlo fatto".

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