Laporta: "Barcellona salvato dalla rovina, la Superlega sarà..."

Il presidente blaugrana parla a quasi due anni dal suo ritorno. Il club catalano, la nuova competizione e Messi: ecco cosa ha detto

A quasi due anni dal suo ritorno alla presidenza del Barcellona, Joan Laporta si dice soddisfatto del percorso fatto: "Stiamo facendo bene, il nostro primo obiettivo è la Liga dove siamo in testa nonostante la squadra sia ancora in fase di crescita dopo essersi rinforzata. Siamo in corsa per il titolo ma sappiamo che ci sarà da lavorare ancora molto per conquistarlo. Di sicuro il Barcellona sta ritrovando la gioia e piano piano sta tornando a livelli di eccellenza". Azulgrana primi in classifica con il corso Xavi che soddisfa il numero 1 del club: "Capisce la situazione, non ha mai chiesto più di quello che si può fare, non possiamo che elogiare lui e il suo staff per il lavoro che stanno facendo". Poi il punto sulla situazione economica della società: "Abbiamo salvato il Barcellona dalla rovina con decisioni coraggiose e stiamo registrando dei record nei contratti di sponsorizzazione. Le difficoltà sul mercato? Si devono al limite salariale imposto dalla Liga. Siamo riusciti comunque ad allestire una squadra competitiva con 74 milioni di euro anche se, ogni volta che superiamo un ostacolo, la Liga cambia le regole".

Laporta, la Superlega e Messi

"Se Leo torna a Barcellona lo farà per fare pulizia, a partire da Laporta", aveva dichiarato qualche giorno fa Matias, il fratello di Messi, con Laporta che chiude il caso: "Si è scusato e non cambia nulla nel rapporto fra il Barça e Leo. Un ritorno di Messi? E' un patrimonio del Barcellona, siamo molto orgogliosi di aver avuto un giocatore del suo livello, il migliore del mondo e della storia, ma non mi fate parlare di lui. E' un giocatore del Psg e non voglio commentare niente su giocatori di altre squadre". Infine una battuta sulla Superlega, rilanciata oggi dalla A22 Sports Management con un programma in dieci punti: "Sta andando avanti, sarà una competizione attraente, sostenibile, rispettosa della salute dei giocatori. Vogliamo che il dialogo con la Uefa non si rompa e conviva con i campionati nazionali come fa la Champions".

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