Vinicius, la solidarietà di Infantino e Lula: "Non c'è posto per il razzismo"

Il presidente della Fifa e quello del Brasile si sono fermamente schierati al fianco della stella del Real Madrid dopo gli episodi di Valencia

MADRID (Spagna) - Il presidente della Fifa Gianni Infantino si è schierato al fianco di Vinicius Junior dopo che questi, ancora una volta, è stato bersaglio di cori razzisti. La stella del Real Madrid è stata presa di mira dai tifosi del Valencia nella sconfitta dei Blancos avvenuta domenica, nel post-partita Carlo Ancelotti ha sottolineato di nuovo come la Liga abbia un grave problema con il razzismo mentre oggi Infantino, oltre ad esprimere la sua solidarietà, ha anche ricordato quali dovrebbero essere le regole quando si verificano questi spiacevoli episodi: "Non c'è posto per il razzismo nel calcio o nella società e la Fifa è al fianco di tutti i giocatori che si sono trovati in una situazione simile, i fatti accaduti durante la partita tra Valencia e Real Madrid dimostrano che questo deve essere il caso - aggiunge - Per questo motivo nelle competizioni Fifa esiste un processo in tre fasi, raccomandato a tutti i livelli del calcio. In primo luogo, si interrompe la partita e lo si annuncia. In secondo luogo, i giocatori lasciano il campo e l'altoparlante annuncia che se gli attacchi continuano, la partita sarà sospesa. La partita riprende e poi, terzo, se gli attacchi continuano, la partita si ferma e i tre punti vanno all'avversario. Queste sono le regole che dovrebbero essere applicate in tutti i Paesi e in tutti i campionati. È chiaro che è più facile dirlo che farlo, ma dobbiamo farlo e dobbiamo sostenerlo attraverso l'educazione".

Vinicius, anche il presidente Lula al suo fianco

Anche il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva ha parlato a margine del G7 dell'incidente avvenuto al Mestalla domenica rimarcando la necessità di interventi sulla questione razzismo: "Bisogna rendere provvedimenti per non permettere che il razzismo e il fascismo prendano il sopravvento. Non è giusto che un povero ragazzo che sta vincendo nella sua vita, diventando uno dei migliori al mondo, sicuramente il migliore al Real Madrid, venga insultato in ogni stadio in cui va".

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