Mbappé flop Real mette Ancelotti a rischio: a Madrid perdere è peccato mortale

Prima le paventate difficoltà tattiche con Vinicius, ora ancora peggio dopo l'infortunio del brasiliano: l'Intercontinentale banco di prova decisivo per il futuro
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L'unica buona notizia per il Real Madrid è che nessuno potrà più insinuare che Kylian Mbappé non possa esprimersi al meglio se in campo c'è anche Vinicius. I timori legati al fatto che entrambi preferiscano partire dalla sinistra per accentrarsi si sono dissipati da quando il brasiliano si è infortunato, lasciando libero sfogo al francese che, in teoria, nella sua posizione preferita, avrebbe dovuto spaccare il mondo. E, invece, da quando Vini non c'è più, Mbappé è affondato, diventando il principale capro espiatorio delle sconfitte in Liga e in Champions. Il secondo rigore sbagliato nell'arco di una settimana è per certi versi più grave del primo. Perché a Bilbao, Kylian ha calciato come a Liverpool: lento e a mezza altezza. Insomma, il penalty preferito dai portieri. E se sbagliare è umano...

Mbappé e la profezia di CR7

"Pessimo risultato. Un grosso errore in una partita in cui ogni dettaglio conta. Mi assumo la piena responsabilità. È un momento difficile, ma è il momento migliore per cambiare questa situazione e dimostrare chi sono". I tifosi si sono risvegliati, dopo la sconfitta, la quinta stagionale (l'anno scorso furono due in tutto l'anno), rimediata alla Catedral con questa promessa, ma la realtà è che all'ombra del Bernabéu nessuno sa più cosa pensare. Le qualità del francese non possono essere messe in dubbio per un rigore sbagliato e nemmeno per due. Il problema è che i tiri falliti sono la punta di un iceberg fatto di prestazioni poverissime: Mbappé non sembra più in grado di saltare l'uomo o di seminarlo come ai tempi del Psg. Negli ultimi giorni, è diventata di nuovo virale la profezia estiva fatta da Cristiano Ronaldo a Rio Ferdinand: "Vediamo se avrà la lucidità necessaria e se reggerà bene la pressione, perché il Real non è il Psg. Posso assicurartelo. Mbappé adesso va lì e tu dirai: il Real sarà più forte con lui? Non lo sappiamo ancora, vedremo". E dire che il popolo blanco era sicuro che non potessero esistere controindicazioni alla combinazione tra il calciatore considerato più forte al mondo e la squadra campione d'Europa e tra qualche giorno, probabilmente, del mondo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mbappé all'esame Intercontinentale

Un trofeo, l’Intercontinentale (finale il 18 dicembre), che assume improvvisamente molta importanza. Innanzitutto, per Carlo Ancelotti che gode ancora della fiducia del club che, però, non gli perdonerebbe un’umiliazione in un torneo che, da qualche lustro, si è trasformato in una formalità per i club europei. Carletto non può più dire di aver individuato i problemi della squadra, deve risolverli. Subito. Dopo il passo falso contro l’Athletic i giornali sono stati durissimo nei suoi confronti: "Ancora peggio di Mbappé sta Ancelotti". Non una sentenza, men che meno definitiva. Ma la squadra sembra essersi abituata a perdere. Un peccato, grave, ovunque: a Madrid, mortale.

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L'unica buona notizia per il Real Madrid è che nessuno potrà più insinuare che Kylian Mbappé non possa esprimersi al meglio se in campo c'è anche Vinicius. I timori legati al fatto che entrambi preferiscano partire dalla sinistra per accentrarsi si sono dissipati da quando il brasiliano si è infortunato, lasciando libero sfogo al francese che, in teoria, nella sua posizione preferita, avrebbe dovuto spaccare il mondo. E, invece, da quando Vini non c'è più, Mbappé è affondato, diventando il principale capro espiatorio delle sconfitte in Liga e in Champions. Il secondo rigore sbagliato nell'arco di una settimana è per certi versi più grave del primo. Perché a Bilbao, Kylian ha calciato come a Liverpool: lento e a mezza altezza. Insomma, il penalty preferito dai portieri. E se sbagliare è umano...

Mbappé e la profezia di CR7

"Pessimo risultato. Un grosso errore in una partita in cui ogni dettaglio conta. Mi assumo la piena responsabilità. È un momento difficile, ma è il momento migliore per cambiare questa situazione e dimostrare chi sono". I tifosi si sono risvegliati, dopo la sconfitta, la quinta stagionale (l'anno scorso furono due in tutto l'anno), rimediata alla Catedral con questa promessa, ma la realtà è che all'ombra del Bernabéu nessuno sa più cosa pensare. Le qualità del francese non possono essere messe in dubbio per un rigore sbagliato e nemmeno per due. Il problema è che i tiri falliti sono la punta di un iceberg fatto di prestazioni poverissime: Mbappé non sembra più in grado di saltare l'uomo o di seminarlo come ai tempi del Psg. Negli ultimi giorni, è diventata di nuovo virale la profezia estiva fatta da Cristiano Ronaldo a Rio Ferdinand: "Vediamo se avrà la lucidità necessaria e se reggerà bene la pressione, perché il Real non è il Psg. Posso assicurartelo. Mbappé adesso va lì e tu dirai: il Real sarà più forte con lui? Non lo sappiamo ancora, vedremo". E dire che il popolo blanco era sicuro che non potessero esistere controindicazioni alla combinazione tra il calciatore considerato più forte al mondo e la squadra campione d'Europa e tra qualche giorno, probabilmente, del mondo.

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