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BARCELLONA (SPAGNA) - L'esonero di Ernesto Valverde non ha rassenerato il Barcellona ma ha surriscaldato ancora di più l'ambiente. Proprio parlando del sollevamento dall'incarico dell'allenatore spagnolo, il ds del club blaugrana Eric Abidal ha attaccato duramente i giocatori facendo intendere scarsa professionalità degli stessi: "Non erano soddisfatti nè lavoravano sodo e c'era anche un problema di comunicazione interna", ha dichiarato. Il capitano della squadra Leo Messi ha mostrato tutta la sua rabbia con una secca risposta all'ex difensore: "Non mi piace si parli pubblicamente di ciò che avviene negli spogliatoi". Lo scontro ha creato delle crepe all'interno della società tanto da mettere in dubbio il futuro in Catalogna del campione argentino, che fino al 2021 ha nel contratto una clausola che gli permette di liberarsi con un mese di preavviso. Inizialmente si credeva che a rischiare fosse Abidal, ma dopo un colloquio di due ore con il presidente Bartomeu la sua posizione sembra tornata più stabile. La situazione però continua a tenere banco e non è escluso che possa a clamorosi risvolti.
Dembelè infortunato: problema attacco
Il Barcellona però è travagliato anche dai problemi fisici considerato che dopo Suarez si è infortunato anche Dembelè, che nei prossimi giorni si opererà. Il tecnico Setién in attacco ha ora a disposizione i soli Messi, Griezmann e il giovanissimo Ansu Fati, troppo pochi per poter affrontare il momento più importante della stagione. Per questo motivo si è aperta l'ipotesi di un acquisto sfruttando la possibilità di prendere un giocatore nel mercato interno che la Liga offre ai suoi club. Di certo però il calendario non permette di fare lunghe riflessioni considerato che tra poche ore il Barcellona si giocherà la semifinale di Coppa del Re contro l'Athletic Bilbao al "San Mames", uno stadio sempre ostico per la squadra blaugrana dove non ci vince da due stagioni. Si avvicina inoltre l'ottavo di finale di Champions League contro il Napoli, previsto il 25 febbraio. I problemi fisici e i diverbi tra dirigenza e spogliatoio mettono dunque in grossa difficoltà la formazione catalana sia sul piano tecnico che soprattutto su quello psicologico, in una stagione in cui il Barcellona è chiamato a riscattarsi dopo due anni di scarsi risultati, in particolar modo in campo internazionale.