© Getty ImagesCentellinare. In spagnolo “Dosificar”: è la parola che gira intorno al Barcellona degli ultimi tempi: colpa della rosa accorciata dai molti infortuni e delle condizioni non ottimali di alcuni elementi chiave. Così anche una partita sulla carta facile come quella in casa del Club Brugge diventa un motivo di ansia considerando i bonus già sprecati in questa stagione dai blaugrana, già battuti in questa Champions dal PSG e attesi da Chelsea e Eintracht dopo la trasferta in Belgio. La qualificazione nelle prime 8 passerà così dalla serata allo Jan Breydel Stadion contro un Club Brugge che in campionato è reduce da tre successi di fila, benché secondo alle spalle dell’Union SG, e che in Champions in casa ha già surclassato il Monaco, battuto 4-1 nella prima giornata.
Gli avversari del Barça
Un Club Brugge che può contare in avanti una volta di più sull’italo-tedesco Tresoldi, a segno nella 2-1 in campionato contro il Dender EH dello scorso weekend e desideroso, come un po’ tutto il gruppo, di fare una figura migliore rispetto al magrissimo 0-4 in casa del Bayern di due settimane fa, quando contro una grande si era vista tutta la differenza di cilindrata. Si tratta di una trasferta che il Barcellona affronta con ancora fresche le ferite di un ottobre da dimenticare, dove oltre alla sconfitta con il PSG sono arrivati in campionato i rovesci contro Siviglia, pesante nel punteggio, e Real Madrid, pesante nell’orgoglio. Novembre diventa allora il mese in cui aggiustare le cose, con la vittoria per 3-1 nel weekend contro l’Elche che diventa il punto di partenza per mettere in piedi un’idea di rimonta anche in Liga, dove il Real è già distante cinque punti. Ci sono però tanti modi per rialzare il morale e tra questi c’è anche l’imminente riapertura del Camp Nou, con già 18mila biglietti (su 23mila disponibili) venduti a 10 € l’uno per la prima sessione di allenamento a porte aperte nello stadio rinnovato.
Tornano Lewandowski e Olmo
Prima però servirà vincere in Belgio, e Flick potrà provare a farlo finalmente con Lewandowski e Dani Olmo pienamente in condizione, dopo essere stati fermi per infortunio per un mese ed essere rientrati a gara in corso in campionato. Assenti di lunga data i vari ter Stegen, Joan Garcia, Gavi, Raphinha e Pedri, mentre Christensen, benché aggregato agli allenamenti, non è partito con la squadra verso Brugge. È però indubbio che i pensieri girino soprattutto intorno a Lamine Yamal, ancora limitato dalla pubalgia, in campo per 90’ nel Clasico e per 87’ contro l’Elche, dove ha ritrovato quel gol su azione che gli mancava dal 16 agosto. Ed è proprio lui il giocatore che secondo la stampa spagnola verrà “dosificato” maggiormente: il principio sarà quello di non spremerlo di 90’ in 90’, ma di concedergli più riposo, sostituendolo quando il risultato lo permette oppure, come appare probabile stasera, facendolo partire dalla panchina. Di sicuro a Barcellona vorranno evitare le 58 gare completate nei suoi 90’ (su 62 disputate) dal ragazzo nella scorsa stagione. La tutela di un talento passa anche e soprattutto da questo.
