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TORINO - La cura Santiago Solari ha svanito il suo effetto. Dopo quattro vittorie consecutive tra Coppa del Re, Liga e Champions, il Real Madrid torna a fare i conti con la cruda realtà del post-CR7. All'Ipurua Municipal Stadium di Eibar, i padroni di casa impartiscono una dura, durissima lezione ai pluridecorati avversari, già tramortiti dalle voci circa la positività del proprio capitano Sergio Ramos al termine della finale di Cardiff con la Juventus nella massima kermesse continentale. Escalante (16'), Enrich (52') e Kike (57') battono Courtois, ma il forte portiere belga è decisivo in almeno altre due occasioni, evitando così ai suoi di subire un passivo che sarebbe stato ancor più pesante e clamoroso.
LA CRONACA - L'Eibar parte fortissimo e dopo tre minuti Garcia Kike è fermato soltanto dal palo. Il Real Madrid ha sin da subito la percezione che non sarà una giornata felice. Il sentore s'ingigantisce all'11' quando, con una giocata sontuosa, Benzema si libera in area e spara a botta sicura: murato. L'occasione dei Blancos fa da prologo al vantaggio degli Armeros, che arriva cinque minuti più tardi con il rasoterra di Gonzalo Escalante e che chiude splendidamente il micidiale contropiede dei suoi. Il Real prova il fraseggio e, invano, a far valere il maggior tasso tecnico in campo: Bale è spesso in fuorigioco, a Benzema non arrivano palloni puliti, Marcelo prova a spingere ma non viene assistito, il centrocampo non filtra in fase difensiva e non crea superiorità in quella di possesso. Il risultato, dopo un primo tempo equilibrato, è il tracollo che si palesa ad inizio ripresa: l'uno-due di Enrich (52') e Kike (57') riportano nel modo più amaro la compagine di Solari sulla terra, ormai convinta di essersi messa alle spalle la disastrosa gestione di Lopetegui. Courtois, poi, è decisivo su Orellana e Charles, evitando così un passivo ancor più pesante. Stasera il Barcellona può tornare a +7.