Il Real Madrid saluta Ancelotti: "Per sempre nella famiglia madrilena"

Arrivato l'addio ufficiale all'allenatore italiano da parte della società spagnola. Ad attendere l'ex Milan c'è il Brasile
Il Real Madrid saluta Ancelotti: "Per sempre nella famiglia madrilena"© EPA

Dopo sei stagioni straordinarie e 15 trofei sollevati al cielo, Carlo Ancelotti e il Real Madrid si separano. Ed è ufficiale così come quello con Modric nei prossimi mesi. È la fine di un ciclo che ha segnato una delle pagine più gloriose nei 123 anni di storia del club. L’allenatore emiliano, maestro di stile e vincente per vocazione, lascia la panchina delle merengues come il tecnico più titolato della storia madridista. Un addio che sa di gratitudine, rispetto e orgoglio condiviso, mentre il futuro dell'allenatore si tinge di verdeoro: da giugno sarà alla guida del Brasile, con l'obiettivo di condurre la Selecao verso i Mondiali 2026.

L’impronta di una leggenda

Carlo Ancelotti non è stato solo un allenatore per il Real Madrid. È stato una figura centrale, un riferimento capace di coniugare competenza tattica, serenità gestionale e un carisma che ha fatto breccia nel cuore dei tifosi. Con lui in panchina, il club ha vissuto un’epoca irripetibile: 3 Coppe dei Campioni, 3 Coppe del Mondo per Club, 3 Supercoppe Europee, 2 campionati spagnoli, 2 Coppe del Re e 2 Supercoppe di Spagna. Numeri che parlano da soli, testimonianza della sua incidenza profonda nella storia recente del club.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Real Madrid

Le parole di Florentino Pérez e l'ultimo ballo coi blancos

A sottolineare l'importanza dell'uomo e del professionista, sono arrivate anche le parole del presidente Florentino Pérez, che ha voluto rendere omaggio a una figura ormai iconica per il Madrid: “Carlo Ancelotti è ormai per sempre parte della grande famiglia madrilena. Siamo orgogliosi di aver potuto godere di un allenatore che ci ha aiutato a raggiungere così tanti successi e che, inoltre, ha rappresentato i valori del nostro club in modo esemplare”.

Un riconoscimento non solo ai risultati sportivi, ma anche al modo con cui Ancelotti ha saputo incarnare lo spirito madridista: con eleganza, umiltà e un profondo rispetto per la storia e la tifoseria. Sabato 24 maggio sarà un giorno carico di emozione: il Santiago Bernabéu, teatro di tante notti magiche sotto la guida di Ancelotti, renderà omaggio per l’ultima volta al suo condottiero. Sarà una festa del cuore, una celebrazione sentita da un pubblico che ha amato incondizionatamente il tecnico italiano. Un momento di commiato, ma anche di eterna riconoscenza.

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Il futuro in verdeoro

L’avventura calcistica di Ancelotti, però, non si ferma. Già da giugno, il tecnico assumerà ufficialmente il comando della nazionale brasiliana, iniziando con le sfide di qualificazione ai Mondiali 2026 contro Ecuador e Paraguay. Una nuova sfida, affascinante e carica di responsabilità, alla guida della Seleção, con l’ambizione di riportare il Brasile sul tetto del mondo. La sua esperienza internazionale, unita alla sua capacità di gestire grandi spogliatoi, lo rendono la figura ideale per rilanciare il progetto tecnico della nazione più titolata della storia del calcio. Il Real Madrid saluta così uno dei suoi più grandi allenatori, con affetto e gratitudine, certo che il legame con Ancelotti andrà ben oltre la sua presenza fisica in panchina. Perché le leggende non si misurano solo con i numeri, ma con le emozioni che lasciano. E Carlo Ancelotti, al Real Madrid, ne ha lasciate in abbondanza.

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Dopo sei stagioni straordinarie e 15 trofei sollevati al cielo, Carlo Ancelotti e il Real Madrid si separano. Ed è ufficiale così come quello con Modric nei prossimi mesi. È la fine di un ciclo che ha segnato una delle pagine più gloriose nei 123 anni di storia del club. L’allenatore emiliano, maestro di stile e vincente per vocazione, lascia la panchina delle merengues come il tecnico più titolato della storia madridista. Un addio che sa di gratitudine, rispetto e orgoglio condiviso, mentre il futuro dell'allenatore si tinge di verdeoro: da giugno sarà alla guida del Brasile, con l'obiettivo di condurre la Selecao verso i Mondiali 2026.

L’impronta di una leggenda

Carlo Ancelotti non è stato solo un allenatore per il Real Madrid. È stato una figura centrale, un riferimento capace di coniugare competenza tattica, serenità gestionale e un carisma che ha fatto breccia nel cuore dei tifosi. Con lui in panchina, il club ha vissuto un’epoca irripetibile: 3 Coppe dei Campioni, 3 Coppe del Mondo per Club, 3 Supercoppe Europee, 2 campionati spagnoli, 2 Coppe del Re e 2 Supercoppe di Spagna. Numeri che parlano da soli, testimonianza della sua incidenza profonda nella storia recente del club.

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