Buffon: «Rinnovo col PSG? Mi incontrerò col club. Sto bene a Parigi»

L'ex portiere della Juventus ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo futuro e sul calcio francese: «Il livello della Ligue 1 non è inferiore alla Serie A: dobbiamo essere un po' più umili nel momento in cui giudichiamo noi stessi e facciamo dei termini di paragone»
GIANLUIGI BUFFON (PSG). Portiere classe 1978© AFPS

TORINO -  Durante la trasmissione "E poi c'è Cattelan", che andrà in onda giovedì 16 maggio alle 21:15 su Sky Uno, Gianluigi Buffon ha parlato del suo futuro in Francia: "Il Paris Saint Germain mi ha proposto un rinnovo e questo mi fa veramente felice e mi gratifica. Ci incontreremo a giorni per guardare dentro a questo progetto e capire se entrambi riteniamo giusto andare avanti".

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FUTURO - L'ex portiere della Juventus e della Nazionale ha confermato la possibilità che il prossimo anno possa nuovamente indossare la maglia dei campioni di Francia del Psg. "A Parigi va bene, sto facendo un'esperienza di vita eccezionale che a 40 anni dovevo fare. Sono arrivato convinto di mettermi in gioco come giocatore e come persona e ho trovato quello che in quel momento cercavo".

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LIGUE 1 - L'estremo difensore del Paris Saint Germain ha anche parlato delle differenze tra il calcio francese e la Serie A: "Noi dall'Italia abbiamo una percezione sbagliata del calcio francese, che secondo me tatticamente è meno evoluto di quello italiano, ma è molto difficile dal punto di vista fisico e tecnico. Ci sono tante individualità di un livello eccelso. Ci sono squadre come il Lille e il Lione che in Serie A arriverebbero tranquillamente nelle prime cinque e questo significa che il livello del loro campionato è almeno come il nostro".  Buffon aggiunge: "Se una squadra come il Rennes, contro la quale abbiamo perso la Coppa di Francia ed in campionato è arrivata ottava, in Europa League ha incontrato l'Arsenal e ha vinto 3-1, vuol dire che il livello è alto, visto che poi gli inglesi hanno battuto facilmente una squadra italiana. Questo vuol dire che dobbiamo essere un po' più umili nel momento in cui giudichiamo noi stessi e facciamo dei termini di paragone"

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