Diaby-Fadiga e l'orologio rubato a Dolberg: "Lui aveva successo, io no"

L'attaccante diciottenne licenziato dal Nizza prova a spiegare le sue ragioni legate all'insano gesto: "Ero frustrato"
Diaby-Fadiga e l'orologio rubato a Dolberg: "Lui aveva successo, io no"

NIZZA - La sua carriera potrebbe ripartire dal Paris FC, in Ligue 2, ma Lamine Diaby-Fadiga, licenziato dal Nizza dopo aver rubato un orologio da 70mila euro al compagno di squadra Kasper Dolberg, ha voluto provare a chiarire una vicenda che ha fatto il giro del mondo. "Ho indossato con orgoglio la maglia della squadra per cui tifavo sin da bambino nella scorsa stagione. Purtroppo mi sono infortunato, sono stato fuori diversi mesi - racconta sui suoi profili social - e il rientro è slittato ulteriormente per un'espulsione rimediata con la Primavera. Mentalmente ho accusato il colpo e mentre vivevo questa situazione di fallimento vedevo Kasper avere successo. Ho preso quell'orologio senza motivo, o forse un po' per gelosia. Piuttosto che lottare in campo per una maglia, mi sono comportato da vigliacco nei suoi confronti. Il mio gesto non era guidato dall'avidità ma dalla frustrazione e dalla sensazione di non essere più considerato".

Diaby-Fadiga si scusa con Dolberg

Il calciatore ha risarcito Dolberg: "Gli auguro di avere grande successo al Nizza, ma per me lasciare la squadra dove ho sempre desiderato crescere e vincere è la peggiore delle punizioni".

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