In Francia è scoppiato il caso Mbappé: l'attaccante ha ancora un anno di contratto con il Psg, ma non le ha mandate a dire al club. Ad infiammare l'ambiente sono state alcune sue dichiarazioni a France Football: "Credo che giocare nel Psg non aiuti molto perché è una squadra che divide".
Diretto come nel campo da calcio, ma questa volta alcuni suoi compagni di squadra non l'hanno presa bene: "Ha insultato tutti noi". Ripercorriamo quella che ormai è diventata una serie televisiva. Una bella grana per Luis Enrique, ufficializzato da poco come nuovo allenatore dei parigini.
Mbappé e l'attacco al Psg
Il francese è stato premiato come miglior giocatore dell'anno dalla rivista di France Football e oltre a ritirare il premio ha rilasciato anche alcune dichiarazioni: "Sono sempre insoddisfatto, quindi non sono mai impressionato da quello che faccio. È già una prima chiave per capire me stesso perché tutto quello che faccio, mi dico che posso farlo ancora e meglio. Ho questa fame di vincere. Non voglio far parte di una squadra solo per partecipare. Ecco perché a volte la gente pensa che io sia arrogante. Non ho paura del fallimento, fa parte della carriera di un calciatore. Ma ho la profonda convinzione di essere nato per vincere e voglio dimostrarlo a tutti. Sulla prossima stagione: "Sono una persona competitiva. Quando gioco, lo faccio per vincere. E non importa con chi gioco, non importa la mia maglia, non importa dove, non importa l'anno. Non mi accontento mai di vincere. Vado in vacanza, faccio un reset, recupero le energie e torno con la fame che tutti conoscono". Poi ha proseguito: "Cosa manca al Psg per vincere la Champions? Non dovete chiederlo a me ma a chi costruisce la squadra. Io solo posso parlare per me e faccio del mio meglio. Sono stato cinque volte capocannoniere e adesso miglior giocatore. Potrei fare di meglio secondo i miei critici. Credo che giocare nel Psg non aiuti molto perché è una squadra che divide. A volte nel calcio devi affrontare quello che viene chiamato un tetto di cristallo. Ecco perché non è un grande domanda per me, è per quelli che stanno sopra".