Zhegrova, il funambolo del Lille di Fonseca stupisce la Francia

Il fantasista dei Dogues è uno dei giocatori più divertenti del campionato francese e al grande estro ha aggiunto anche una completa maturazione tattica
Zhegrova, il funambolo del Lille di Fonseca stupisce la Francia

Nel gennaio del 2022 atterrarono in contemporanea a Lille due mancini. Uno esperto e l’altro meno, ma entrambi accomunati dal modo di fare in campo. Un modo di fare irriverente con il pallone tra i piedi, frutto di un talento fulminante e da funamboli, figlio solamente dell’ispirazione e mai dell’allenamento fisico. I due rispondono ai nomi di Hatem Ben Arfa ed Edon Zhegrova. Il primo, arcinoto e in cerca dell'ultima possibilità di redenzione, era spiccato come uno dei più famosi under 18 francesi circa vent'anni prima, praticamente quando il secondo iniziava a districarsi con la sfera tra le mura della casetta di Herford, in Germania, dove i suoi genitori albanesi si erano rifugiati dopo essere scappati dalla guerra in Kosovo. Esattamente due anni dopo, mentre l'ormai sfumato genio di origini tunisine è finito nel dimenticatoio dopo una fugace e impalpabile parentesi nel Lille, i Dogues guidati da Paulo Fonseca vedono brillare lo scintillante asso classe 1999.

Zhegrova, fuoco balcanico

Negli occhi del quasi 25enne Edon brilla la voglia di chi culturalmente è stato concepito in un paese dove le poche possibilità fanno il paio con una crescita per strada, la stessa che ha vissuto in quella Renania che, da storica regione operaia della Germania, ha permesso la crescita di tanti fenomeni del pallone urbano, primo tra tutti il visionario Mesut Ozil, ritiratosi come tanti altri fenomeni l'anno scorso. Rientrato da bambino nel neonato Kosovo, del quale ha preso subito la nazionalità, il mancino naturale ha affinato nella terra dei genitori le sue abilità con il pallone tra i piedi. Mancino naturale e dotato di un istinto di gioco sopraffino, a 16 anni è stato adocchiato al Pristina dagli osservatori dello Standard Liegi. Approdato al Lille due anni fa, adesso ne è diventato uno degli alfieri principali, come dimostra il suo primato per presenze e convocazioni.

Schierato come ala destra nel 4-2-3-1 per far esplodere al meglio le sue capacità di accentrarsi e creare superiorità numerica, sciorina tunnel e dribbling in quantità industriale, e quest'anno si è fatto notare anche nelle zone calde, come dimostrato dai sette assist e dai sei gol fatti registrare finora. Affascinante e arrogante nell'affrontare gli avversari quando li punta, a molti ha ricordato Ben Arfa proprio per le sue innate abilità nell'eludere i rivali.

Com'è cambiato Zhegrova con Fonseca

Quest'anno, tuttavia, il suo miglioramento è stato anche tattico, come ha ribadito lo stesso Fonseca, un allenatore che tiene moltissimo alla disciplina. Edon è migliorato molto, è cambiato molto. Oggi è un giocatore di squadra. Quando sono arrivato qui era un giocatore individuale, che giocava un calcio diverso, troppo individualista. Oggi gioca per la squadra, prende le decisioni per la squadra, capisce i momenti della partita, quando deve palleggiare, quando deve passare..."

Il tecnico lusitano lo ha anche elogiato per la sua crescita dal punto di vista psicologico, che gli permette di essere un elemento più utile anche in fase passiva: "Il punto su cui sono più soddisfatto è l'aspetto difensivo. Zhegrova è diventato un giocatore che aiuta la squadra durante tutta la partita. Per me, questo è l'aspetto più importante". Parole che fotografano perfettamente la maturazione di un ragazzo che ormai non è più un funambolo, e che sta spingendo il Lille in una stagione che si sta rivelando sempre più positiva.

Quinti a cinque punti dal terzo posto, che vale la zona Champions, i Dogues contano sul suo estro per risalire ulteriormente la china e alzare la mano come una delle possibili realtà più determinate dell'anno in Ligue 1. Con la maturata irriverenza di Zhegrova, secondo assistman del campionato francese, continuare a migliorare non è un miraggio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...