La scena, potenzialmente, potrebbe esser stata presa da “Ogni maledetta domenica”. Il montaggio è serrato, c’è il primo piano su Roberto “Al Pacino” De Zerbi; c’è il campo largo sullo spogliatoio e i calciatori in cerchio; c’è ancora De Zerbi. «Chi siamo?», sbraita il tecnico. «L’OM!». E ancora: «Chi siamo?!». «L’Om!!!». E via in un crescendo di decibel che aumentano e vene che si ingrossano.
De Zerby-style
Sicuro, il documentario autoprodotto dall’Olympique Marsiglia potrà diventare una visione di culto per appassionati e addetti ai lavori. Anche perché il De Zerby-style non può di certo passare inosservato, perfetto mix tra attenzione alla tattica e cura degli aspetti motivazionali. «Quando vi ho chiamato quest’estate vi ho detto solo una cosa: mi dovete dare il cuore e il cervello», un’altra chicca già visibile negli estratti video.
Ex Juve
“Sans jamais rien lâcher” (Non mollare mai) - titolo preso in prestito da uno dei cori più emblematici dell’Orange Vélodrome - porta nel cuore del primo anno del nuovo progetto avviato dal presidente Pablo Longoria e dal direttore sportivo Medhi Benatia, entrambi con un passato alla Juventus. Obiettivo: cambiare la mentalità all’interno del club e riportare l’OM in Champions League. Nel corso di 6 episodi della durata di 45/60 minuti ciascuno, lo spettatore vive dall’interno il quotidiano della squadra allenata da Roberto De Zerbi. Appassionato, esigente, ma anche profondamente umano, l’allenatore italiano infonde al gruppo un’energia costante.
Interviste inedite
Grazie a immagini inedite degli allenamenti, dello spogliatoio (prima della partita, durante l’intervallo, e a fine gara) e a una quindicina di interviste esclusive (dirigenti, allenatore e calciatori), la serie offre un accesso senza precedenti allo spogliatoio dell’Olympique de Marseille. Un accesso che può far gola non solo ai tifosi, ma in generale agli appassionati di calcio e agli addetti ai lavori.
