Highlander Buffon: «Sto meglio oggi che cinque anni fa»

Il nuovo portiere del Psg non sente il peso dell’età: «Sono una bestia da competizione. Champions? Voglio giocarci ancora, ma non è un’ossessione»
Highlander Buffon: «Sto meglio oggi che cinque anni fa»© AFPS

TORINO - «Sembra impossibile, ma io sento di stare meglio rispetto a cinque o sei anni fa». Nessun peso dell’età, Gigi Buffon ha ancora intenzione di stupire. Nel corso di un’intervista a France Football il nuovo portiere del Psg ha spiegato le ragioni che lo hanno portato a non abbandonare il calcio: «Ho cambiato metodo di lavoro, credo che sia tutta una questione di motivazioni. Dopo quarant’anni in Italia, non è mai facile cambiare la propria vita – ha continuato l’ex capitano bianconero -. Non avevo idea di come gli altri calciatori mi avrebbero accolto, ero un po’ preoccupato. A volte finiamo per costruirci una zona di comfort e, per paura o per pigrizia, ci rifiutiamo di andarcene perché la novità è sempre spaventosa». Ma il coraggio non lo ha mai abbandonato. «Mi piace mettermi in gioco, sono una bestia da competizione. Mi piace progredire, affrontare le difficoltà e provare a superarle». Una delle prime difficoltà sarà la concorrenza di Areola e Trapp: «Mi trovo bene e con loro ho un ottimo rapporto – ha detto Buffon -. Il Psg giocherà circa 60 partite in stagione, quindi è logico avere tre portieri importanti e non un solo titolare».

LA NUOVA VITA - «Sono arrivato a Parigi molto semplicemente, come se fossi un giocatore come gli altri. È così che mi vedo e voglio essere considerato. Ho scoperto un gruppo di ragazzi fantastici e ho trovato anche molto piacevole ritrovarmi in uno spogliatoio come questo». Tra le piacevoli sorprese c’è Kylian Mbappé: «Con lui scherziamo e spesso ridiamo insieme. Mi dice sempre: ‘Mai nella vita avrei potuto immaginare, un giorno, di giocare con te’. Mi aveva visto giocare la finale del Mondiale del 2006 quando era un ragazzino, poi ci siamo ritrovati nella semifinale di Champions tra Juve e Monaco». La chiusura è dedicata alla Champions: «Voglio giocarci ancora, ma non è un’ossessione».

 

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