Il Chelsea ricorre al CAS per la sentenza sul blocco del mercato

Dopo il Manchester City, anche i Blues hanno deciso di perorare la propria causa dinanzi alla Corte di Arbitrato dello Sport. La decisione potrebbe però arrivare dopo l'8 agosto, giorno di chiusura del calciomercato in Premier League
Il Chelsea ricorre al CAS per la sentenza sul blocco del mercato

LONDRA (INGHILTERRA) - Ieri è stata la volta del Manchester City, oggi quella del Chelsea. Il club di Abramovich ha deciso di fare ricorso circa la sentenza che vieta la chiusura di operazioni in entrata fino alla sessione di mercato di giugno 2020. I Blues hanno fatto appello al CAS (Court of Arbitration for Sport), nonostante la FIFA, circa un mese fa, abbia confermato la decisione della Corte d'Appello. La sentenza risale al mese di febbraio, quando i Blues erano stati puniti per violazioni relative al trasferimento di 29 giocatori minori di 18 anni, in violazione dell'articolo 29 del regolamento. Fin da subito il club londinese aveva comunicato il ricorso con una nota sul proprio sito ufficiale. 

Stamane il CAS (Corte di Arbitrato dello Sport) ha diramato una lettera nella quale comunica al club di Abramovich che la decisione potrebbe arrivare dopo la chiusura del calciomercato in Premier League, l'8 giugno. A prescindere dall'esito del ricorso, dunque, il club potrebbe essere costretto a non chiudere operazioni in entrata in questa sessione di mercato per rinforzare la rosa, ma potrebbe solamente cedere. 

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