© Getty ImagesTORINO - Ad Anfield Road stasera ci sarà una partita nella partita, quella tra Alisson e il Napoli. Ogni volta che gli azzurri si sono trovati di fronte il portiere brasiliano, infatti, lui è sempre riuscito a lasciare il segno con delle parate fenomenali. Impossibile dimenticare il miracolo su Milik lo scorso dicembre, ma la gara rimasta negli incubi dei tifosi napoletani è probabilmente quella al San Paolo contro la Roma del marzo 2018, quando l'estremo difensore si rese protagonista di una prestazione fenomenale: "Le partite con il Napoli - racconta Alisson a The Independent - fanno parte della storia della mia carriera. A marzo 2018 la Roma ha disputato una gara in trasferta al San Paolo ed è stata fantastica per me, dato che ho fatto undici parate. E poi, qui ad Anfield, penso di aver messo il mio nome nella storia del Liverpool con il salvataggio contro di loro in una partita decisiva, in un momento da tutto o niente, con il nostro futuro in Champions League in bilico. Ho messo tutto ciò che avevo in quel salvataggio e abbiamo messo tutto quello che avevamo in quel match".
Alisson e il suo "no" al Napoli
Ecco perché non sorprende che al termine della stagione 2017/2018, il Napoli provò in ogni modo di acquistarlo dalla Roma. Quella trattativa però non andò mai in porto ed è ancora Alisson a spiegare il motivo: "Hanno provato a fare delle offerte. Il presidente venne da me, ma se fossi passato dalla Roma al Napoli mi sarei messo in una situazione difficile in Italia. Non è un derby ufficiale, ma c'è una grande rivalità. Ammiro molto il Napoli, hanno una grande squadra ed è sempre difficile giocare contro di loro, soprattutto quando sono in casa. Ma avevo deciso di diventare un giocatore del Liverpool". Alisson così è diventato un giocatore dei Reds, il passaggio dal Napoli alla Roma non se l'è sentita di farlo realizzare per una questione di rivalità tra i due club. Un problema che invece non si è posto Manolas.