Ogbonna, il fallo disperato su Aguero fa il giro del web

L'ex difensore della Juventus ha fermato l'argentino trattenendolo per i testicoli. In mente rivengono i gesti di Vinnie Jones su Gascoigne, Neqruouz su Inzaghi e Jara su Cavani...
Ogbonna, il fallo disperato su Aguero fa il giro del web© Getty Images

MANCHESTER (INGHILTERRA) - Una mossa disperata per fermare Sergio Aguero. Angelo Ogbonna era in difficoltà e ha trovato un modo ortodosso per fermare l'argentino: trattenerlo per i testicoli. Immagini che stanno facendo il giro del web più della vittoria in Premier League del Manchester City sul West Ham (2-0). Un gesto, quello dell'ex difensore della Juventus, che comunque non è costato il fallo da rigore agli Hammers. Insomma, un'operazione riuscita.

Il Var non è intervenuto e ha permesso a Ogbonna di evitare il gol e anche il penalty contro. Una decisione contestata da Harry Redknapp, ex tecnico del Tottenham e del West Ham: "Avrebbero dovuto rivedere l'azione, non c'è coerenza nel giudicare questi falli. Per me poteva essere anche espulso per il gesto".

In Premier era passato alla storia il gesto d'affetto di Vinnie Jones nei confronti di Paul Gascoigne. Una strizzata bella e buonadurante Wimbledon-Newcastle. Un episodio diventato icononico del calcio inglese.

In Italia

In Serie A si ricorda invece il trattamento speciale di Rachid Neqrouz su Filippo Inzaghi, allora attaccante della Juventus. Una palpatina sul fondoschiena del bomber da parte del difensore del Bari, che poi si giustificherà anni dopo: "Non sapevo come fermarlo". 

Il caso Jara-Cavani 

Un precedente anche in Copa America tra Jara e Cavani: Cile e Uruguay si affrontano per i quarti di finale della Copa America, il difensore disturbò l'ex napoletano toccandolo da dietro. Una provocazione riuscita alla perfezione: l'attaccante infatti venne espulso subito dopo per un presunto fallo di reazione. Il difensore condì il tutto con una simulazione senza mai fare un passo indietro: "È stato un episodio di gioco, non ho rimpianti e non ho paura di giocare in Uruguay". Il gesto gli costò comunque due giornate di squalifica. 

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