LONDRA (INGHILTERRA) - L'emergenza Coronavirus fa sentire i propri effetti anche sul mondo del calcio. I campionati si sono fermati e per contenere le perdite, alcuni club hanno deciso di ridurre gli stipendi dei propri dipendenti. Tra questi il Tottenham che ha ridotto del 20% gli stipendi di 550 dipendenti per i mesi di aprile e maggio "al fine di tutelare i posti di lavoro". Gli Spurs hanno seguito ciò che in precedenza ha fatto un altro club della Premier League, il Newcastle, che riconosce ai suoi dipendenti l'80% degli emolumenti. "Abbiamo visto alcuni dei più grandi club del mondo come Barcellona, Bayern Monaco e Juventus adottare misure per ridurre i costi e così anche noi abbiamo preso questa difficile decisione" commenta il numero uno degli Spurs Daniel Levy.
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