Van Dijk, rivelazione choc: "Ho rischiato di morire a 20 anni. Ho fatto il testamento"

Il difensore olandese del Liverpool nel 2012 ha subito una rottura dell’appendice, che aveva causato anche peritonite e infezione renale: "È stato molto difficile. Sapevo che poteva essere la mia fine"
Van Dijk, rivelazione choc: "Ho rischiato di morire a 20 anni. Ho fatto il testamento"© EPA

TORINO - Virgil Van Dijk ha rischiato di morire a soli 20 anni. A dichiararlo è stato lo stesso centrale del Liverpool in un'intervista al Daily Mail. Prima di diventare uno dei difensori più forti al mondo e classificarsi secondo nella corsa al Pallone d'Oro 2019, alle spalle di Messi, l'olandese ha dovuto superare un periodo molto complicato nel quale la sua carriera ha rischiato di finire anzitempo ma, ancor più importante, ha rischiato la vita. Nel 2012, quando aveva solo 20 anni e giocava nel Groningen, come raccontanto dallo stesso giocatore nell'intervista al tabloid inglese, ha subito la rottura dell’appendice, che aveva causato anche peritonite e infezione renale, costringendo i medici a intervenire immediatamente. 

Il racconto di Van Dijk 

Un momento complicato per lui e la sua famiglia. L'olandese ha riportato indietro la macchina del tempo e ha provato a raccontare le sensazioni provate durante quei momenti: Ricordo che mi trovavo in ospedale e che attorno a me vedevo solamente tubi - ricorda Van Dijk -. Sentivo che il mio corpo era rotto e non c’era niente che potessi fare. In quel momento, i pensieri peggiori iniziarono a venirmi in mente. La mia vita era in pericolo. Non potevo camminare, muovermi. Io e mia madre abbiamo pregato, parlato di cosa poteva accadere. Dovevamo pensare anche al mio testamento. Nessuno voleva parlarne ma era una cosa che andava fatta vista la gravità del momento. Ho dovuto firmare documenti. Sapevo che poteva essere la mia fine - aggiunge il centrale olandese -. Ho trascorso 13 notti in ospedale senza camminare. Per me è stato molto difficile”. 

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