LIVERPOOL - Non sembra trovare pace l'Everton, anche dopo un prezioso pareggio in casa della 'corazzata' Chelsea. La squadra di Liverpool, allenata da un Rafa Benitez sempre sulla graticola (i rumors vorrebbero l'ex Roma Paulo Fonseca pronto a subentrargli in caso di esonero), è ancora al centro di una vicenda di cori omofobi. Ieri sera, nell'1-1 contro i Blues, sono piovuti insulti dal settore ospiti di Stamford Bridge contro un giocatore avversario, così come già capitato nel dicembre 2019 a Goodison Park, sempre in un match di Premier League contro i londinesi.
La società: "Promuoviamo e celebriamo la diversità e l'inclusione"
L'Everton ha ovviamente condannato in un comunicato il comportamento becero dei suoi tifosi, ritenuto "inaccettabile" e non rappresentante "i valori del nostro club o della nostra comunità di base. Promuoviamo e celebriamo la diversità e l'inclusione all'interno del nostro club, del nostro sport e della nostra comunità. ". Stavolta però, a differenza di ciò che avvenne due anni fa, non ha annunciato l'intenzione di avviare un'indagine 'interna', sperando possa bastare una reprimenda e nulla più.