Cristiano Ronaldo, l'errore di lasciare la Juve e la triste parabola

CR7 è alla ricerca di un club che giochi in Champions: vuole salutare lo United e Ten Hag lo bacchetta
Cristiano Ronaldo, l'errore di lasciare la Juve e la triste parabola© www.imagephotoagency.it

TORINO - Correva l’estate 2021, un anno fa, e Cristiano Ronaldo dopo aver mandato messaggi diretti e indiretti alla Vecchia Signora lasciava la Juventus, andandosene dopo tre stagioni dalla porta di servizio. Perché? Semplice, la società era ritenuta dal portoghese una squadra non più all’altezza delle sue ambizioni. Che, si sa, tra ego ed egoismo del lusitano, puntano sempre un po’ più in alto del massimo. Ma il ragazzo, professionista esemplare, per carità, non aveva dato il giusto peso all’età che avanza a prescindere da quanto ti alleni e del valore reale del Manchester United, dove aveva deciso di tornare. E così il cammino, dal punto di vista della Champions League, l’aspetto che più gli sta a cuore visto che vuole arrotondare record su record tra presenze e gol in modo da renderli più storici possibile, non è stato più interessante di quello che avrebbe vissuto con la Juventus: entrambi i club sono usciti agli ottavi di finale e nella prossima edizione la Juventus ci sarà mentre i Red Devils si misureranno soltanto in Europa League. Fosse capace - lo è? - di una sana e salutare autocritica, mister Cr7 dovrebbe soltanto dire una frase: “Ho sbagliato”.

Il Fonzismo

Ma la sensazione è che il ragazzo soffra un po’ di “Fonzismo” per cui sbagliare è un verbo che non riesce proprio a pronunciare. Dunque quella frase non la sentiremo mai. In compenso l’attaccante, tramite il proprio agente Mendes, si è proposto a quei pochi club milionari che possono permettersi il suo ingaggio extralarge, 28 milioni di euro, e che frequentano la Champions. Ecco i rumors che lo abbinano prima al Paris Saint Germain e poi all’Atletico Madrid, con tanto di manifestazione plateale dei tifosi madridisti che gli hanno detto “Cristiano non saresti il benvenuto”, troppe volte in passato li ha purgati vestendo la maglia dei cugini del Real Madrid. Ovviamente allo United non l’hanno presa bene questa sua ricerca spasmodica di un altro club e dopo averlo visto marcare visita per la tournée in Oriente, ecco l’ultimo atto di tracotanza. Domenica, nella sfida amichevole che il Manchester United ha disputato contro il Rayo Vallecano, il calciatore ha mandato su tutte le furie il tecnico Erik ten Hag, lasciando l’impianto ancor prima del triplice fischio conclusivo: «Inaccettabile. Siamo una squadra e bisogna restare fino alla fine», le parole del tecnico olandese a “Viaplay Sport Nederland”. Dunque la stagione sta per iniziare e lui ha già collezionato una serie di numeri che in parte ricordano i suoi ultimi atti sotto la Mole. Il tempo passa ma il vizio resta. Anzio, si sa, invecchiando peggiora. Le virtù sono giovani...

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