United, Ronaldo ha ragione? I precedenti di Mourinho, Ibrahimovic e Sanchez

Prima del fuoriclasse portoghese, altri illusti rappresentanti del club hanno usato parole al vetriolo nei confronti dei Red Devis. E dall'addio di Ferguson la squadra è calata a picco

In casa United è ufficialmente scoppiato il caso Cristiano Ronaldo. Le uscite del fuoriclasse portoghese contro il club e il tecnico Ten Hag hanno reso incandescente un clima che non era già per niente sereno. La rottura è ormai insanabile e dalle parti di Old Trafford non si fa altro che parlare del divorzio tra l'ex Juventus e i Red Devils. Anche i compagni di squadra si sono schierati contro il portoghese. Ma se CR7 avesse davvero ragione? Del resto non sarebbe la prima volta che un membro del club si schiera apertamente contro la società. Prima di Cristiano Ronaldo, anche altri illustri rappresentanti dei Red Devils avevano usato parole forti nei riguardi dei vertici della squadra inglese.

Manchester United, i predecessori di Cristiano Ronaldo

L'ex Inter Alexis Sanchez (ora al Marsiglia), allo United nella stagione 2018-19, una volta dichiarò: "Dopo la prima seduta sono tornato a casa e ho detto al mio agente 'non puoi strappare il contratto per tornare all'Arsenal?' A volte ci sono cose di cui non ti rendi conto finché non ci arrivi, e ricordo la prima sessione di allenamento che ho fatto, ho realizzato molte cose". Anche Zlatan Ibrahimovic, all'Old Trafford dal 2016 al 2018, nella sua autobiografia scrive: "Tutti pensano allo United come a un top club, uno dei più ricchi e potenti del mondo e visto da fuori mi sembrava così. Ma una volta lì ho trovato una mentalità piccola e chiusa". Nel 2019, invece, José Mourinho, ora alla Roma, disse: "Uno dei migliori lavori della mia carriera è stato arrivare secondo con il Manchester United in Premier League. Continuo a dirlo perché le persone non sanno cosa sta succedendo dietro le quinte".

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Manchester United, che tracollo dopo l'addio di Ferguson!

Sì, perché a Old Trafford sembrano aver cambiato rotta dall'addio di Sir Alex Ferguson, guida e icona del club dal 1986 al 2013. Durante la lunghissima permanenza ai Red Devils, il tecnico scozzese è riuscito a portare nella bacheca del club ben 38 trofei: 13 Premier League (record), 5 Fa Cup, 4 Coppe di Lega (record condiviso con Mourinho e Guardiola), 10 Community Shield, la Coppa Coppe, la Supercoppa europea, 2 Champions League, la Coppa Intercontinentale e il Mondiale per club. Dal suo addio, però, il Manchester United anziché andare avanti sembra tornare indietro. E i deludenti risultati in campo ne sono una testimonianza.

Il rendimento del Manchester United stagione per stagione dall'addio di Ferguson

Stagione 2013-14 (in panchina Moyes e poi Giggs): 7° posto in Premier League, trentaduesimi in FA Cup, semifinale in Coppa di Lega,  quarti in Champions League, vittoria in Community Shield.

Stagione 2014-15 (in panchina Van Gaal): 4° posto in Premier League, quarti in FA Cup, secondo turno in Coppa di Lega.

Stagione 2015-16 (in panchina Van Gaal): 5° posto in Premier League, vittoria in FA Cup, ottavi in Coppa di Lega,  fase a gironi in Champions League, ottavi in Europa League.

Stagione 2016-17 (in panchina Mourinho): 6° posto in Premier League, quarti in FA Cup, vittoria in Coppa di Legavittoria in Community Shield, vittoria in Europa League.

Stagione 2017-18 (in panchina Mourinho): 2° posto in Premier League, finalista in FA Cup, quarti in Coppa di Lega,  ottavi in Champions League, finalista in Supercoppa europea.

Stagione 2018-19 (in panchina Mourinho e poi Solskjaer): 6° posto in Premier League, quarti in FA Cup, sedicesimi in Coppa di Lega,  quarti in Champions League.

Stagione 2019-20 (in panchina Solskjaer): 3° posto in Premier League, semifinale in FA Cup, semifinale in Coppa di Lega,  semifinale in Europa League.

Stagione 2020-21 (in panchina Solskjaer): 2° posto in Premier League, quarti in FA Cup, semifinale in Coppa di Lega, fase a gironi in Champions League, finalista in Europa League.

Stagione 2021-22 (in panchina Solskjaer, poi Carrick e infine Rangnick): 6° posto in Premier League, quarto turno in FA Cup, terzo turno in Coppa di Lega, ottavi in Champions League.

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In casa United è ufficialmente scoppiato il caso Cristiano Ronaldo. Le uscite del fuoriclasse portoghese contro il club e il tecnico Ten Hag hanno reso incandescente un clima che non era già per niente sereno. La rottura è ormai insanabile e dalle parti di Old Trafford non si fa altro che parlare del divorzio tra l'ex Juventus e i Red Devils. Anche i compagni di squadra si sono schierati contro il portoghese. Ma se CR7 avesse davvero ragione? Del resto non sarebbe la prima volta che un membro del club si schiera apertamente contro la società. Prima di Cristiano Ronaldo, anche altri illustri rappresentanti dei Red Devils avevano usato parole forti nei riguardi dei vertici della squadra inglese.

Manchester United, i predecessori di Cristiano Ronaldo

L'ex Inter Alexis Sanchez (ora al Marsiglia), allo United nella stagione 2018-19, una volta dichiarò: "Dopo la prima seduta sono tornato a casa e ho detto al mio agente 'non puoi strappare il contratto per tornare all'Arsenal?' A volte ci sono cose di cui non ti rendi conto finché non ci arrivi, e ricordo la prima sessione di allenamento che ho fatto, ho realizzato molte cose". Anche Zlatan Ibrahimovic, all'Old Trafford dal 2016 al 2018, nella sua autobiografia scrive: "Tutti pensano allo United come a un top club, uno dei più ricchi e potenti del mondo e visto da fuori mi sembrava così. Ma una volta lì ho trovato una mentalità piccola e chiusa". Nel 2019, invece, José Mourinho, ora alla Roma, disse: "Uno dei migliori lavori della mia carriera è stato arrivare secondo con il Manchester United in Premier League. Continuo a dirlo perché le persone non sanno cosa sta succedendo dietro le quinte".

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