Xavi
La stessa gratitudine che non ha mai nascosto nemmeno l’attuale tecnico del Barcellona dominatore della Liga. Xavi, che è stato uno dei soldati più fedeli del generale Pep ai tempi del Barcellona delle meraviglie, chiamato a prendere quel posto che fu del suo mentore non ha tradito le aspettative: «Ho imparato molto con Guardiola, dal suo modo di essere, dalla sua ambizione, dal desiderio e la passione che sente – confessò qualche tempo. A essere onesti lo considero il miglior tecnico al mondo». Poi c’è uno che solo una volta (per fortuna) ha disatteso i dettami di Pep, quando, nel maggio del 2019, in una gara giocata contro il Leicester, invece di passare la palla, come chiesto dal suo allenatore, si inventò una rete dai 30 metri che regalò di fatto la Premier al City.
Kompany
Vincent Kompany, come gli altri due, è oggi un giovane allenatore di successo: arrivato in estate al Burnley, in Championship, sta letteralmente dominando il campionato: «Sono cambiato come calciatore non appena ho incontrato Guardiola. Ho immediatamente realizzato che c’era c’è qualcosa di diverso nella sua gestione. I suoi giocatori hanno dei compiti da eseguire e se non li fanno sono fuori. È esigente, ma quello che dice ha sempre senso. Io ho il mio stile, ma ovviamente attingo ancora da quanto ho imparato da lui», ha confessato il belga alla Bbc. George Steiner diceva che “il discepolo deve tutto al suo maestro, eccetto il proprio genio”. Solo il tempo ci dirà se fra gli ottimi discepoli di Pep si nasconda la stessa genialità del loro famoso maestro.
