Arteta: l'Arsenal dentro, il sogno Premier contro il City del mentore Guardiola

Lo spagnolo proverà a riportare i Gunners alla vittoria del campionato dopo 19 anni: la sponda blu di Manchester tenterà di impedirglielo
Arteta: l'Arsenal dentro, il sogno Premier contro il City del mentore Guardiola© Getty Images

Dall'Arsenal all'Arsenal, da giocatore ad allenatore: Mikel Arteta è un filo conduttore per la storia recente dei Gunners. Nel suo mirino la Premier League, che mai era riuscito ad ottenere da calciatore con il club londinese, ma che potrebbe far rivincere a distanza di 19 anni dall'ultima volta. E rischia di farlo proprio contro il suo mentore Pep Guardiola, che col Manchester City ora è lontano 5 punti dalla capolista Arsenal.

Arteta e l'Arsenal

Arteta arriva a Londra dopo una lunghissima trafila fatta di esperienze significative nella sua vita da calciatore, e soprattutto un lungo girovagare. Gli inizi al Barcellona nelle giovanili, il PSG, i Rangers, il ritorno in patria alla Real Sociedad, lo sbarco in Inghilterra all'Everton. All'Arsenal ci arriva a maturità ottenuta, all'età di 29 anni. Con i Gunners ci rimarrà fino a fine carriera, ritirandosi nel 2016 per i troppi infortuni. Con il club londinese riuscirà a vincere 4 trofei: 2 Coppe d'Inghilterra e 2 Community Shield, ma mai la Premier League. Eppure l'esperienza con i biancorossi gli resta dentro, un legame che non verrà mai spezzato, nemmeno quando andrà, da vice allenatore, al Manchester City.

Il City con Guardiola

Arteta il tecnico lo faceva già in campo, ma appesi gli scarpini al chiodo decide di provare ad esserlo davvero. L'occasione gliela dà subito Pep Guardiola, che ha sempre stimato le capacità tattice di Arteta. Così lo spagnolo resta in Premier League, ma diventa vice allenatore del Manchester City per 3 anni. Stagioni in cui i citizens vincono due campionati, una Coppa d'Inghilterra, due Coppe di Lega e un Community Shield. L'esperienza con il City è arricchente e vincente, ma Arteta capisce che è il momento di fare uno step ulteriore e diventare allenatore in solitaria per la prima volta. E dove provare, se non all'Arsenal?

Il ritorno a casa e il sogno Premier

Per lui il compito è doppiamente complicato, perché oltre ad una evidente componente emotiva, c'è anche un club in piena rivoluzione. Tanti i cambiamenti, anche nelle strategie, apportati dalla società con l'avvento dello spagnolo. Si riparte dai giovani di talento, impostando un calcio bello ed efficace. Gli inizi non sono semplici, e come spesso accade Arteta viene etichettato troppo presto come allenatore sopravvalutato. Ma il tempo è galantuomo: nel 2020 vince una Coppa d'Inghilterra e un Community Shield, ma soprattutto nella stagione in corso ridà speranze concrete di vincere la Premier. Quella tra i biancorossi e la vittoria del campionato era e resta una storia particolare, perché il trofeo in casa Arsenal manca da ben 19 anni: l'ultimo successo risale al 2004, quello con gli "Invincibili" allenati da Arsene Wenger. I Gunners, con un progetto giovane e con un calcio tra i più belli d'Europa, dopo 26 giornate sono in testa alla classifica a +5 sul City secondo, grazie anche all'ultimo successo ottenuto al 97'. Proprio la squadra del suo mentore Guardiola, che tanti consigli gli ha dato negli anni vissuti insieme a Manchester. Ma non c'è tempo per guardare ai sentimentalismi e ai vecchi amici: c'è un campionato da vincere, 19 anni anni dopo, per far finalmente gioire di nuovo la Londra che tifa Arsenal.

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