Sulla Premier e sulla Conference League
Sulla differenza tra Serie A e Premier League: “Diciamo che qua le strutture sono un po' più avanti rispetto a quelle italiane, il calcio è molto differente. In Italia più tattica, attesa e studio, qui il calcio è più propositivo. Per le mie caratteristiche credo sia meglio questo calcio rispetto a quello italiano. Appena arrivato ho capito subito l’importanza e la storia di un club come l'Aston Villa e mi sono messo al lavoro”. Sulla Conference League: “Se ci ripenso, il percorso è stata una cosa fantastica. Siamo partiti per vincerla, ma quando parti per vincere ci sono tante aspettative e non è sempre facile mantenerle. Abbiamo fatto un grande percorso, con la finale di Tirana abbiamo coronato il sogno di alzare una coppa. La porterò sempre nel cuore”.
Zaniolo, la patente e gli obiettivi
Infine, ha concluso: "Tra 5 anni dove mi vedo? Spero che tra 5 anni potrò avere la patente…Non ho ancora la patente. Spero che tra 5 anni sarà cosa mia, poi spero di continuare a divertirmi con il calcio. Non mi pongo tanti obiettivi a lungo termine, ora l'obiettivo è fare bene. Se raggiungi obiettivi a breve termine poi hai la possibilità di raggiungerne altri a lungo termine. Il sogno in cinque anni è di diventare un giocatore importante, completo, non solo in campo ma anche fuori. Maturare come sto facendo dal punto di vista umano e professionale. Un esempio? Invidio molto l’attitudine e la concentrazione di Kolarov negli allenamenti, sempre concentrato e in grado di aiutare gli altri. Voglio diventare autoritario nello spogliatoio”.