È da oltre mezzo secolo che il glorioso Manchester United non disputa una stagione così disastrosa. Sono passati esattamente 51 anni da quando i “Red Devils” guidati dal manager scozzese Tommy Docherty chiusero al 21° e penultimo posto dell’allora First Division (attuale Premier League) conoscendo l’onta della retrocessione in B (Second Division). Oggi i rossobianconeri, appena 33 gol all’attivo, 15° attacco della Premier, sono quattordicesimi in classifica a pari merito con Tottenham e West Ham. L’Everton incalza, staccato di una sola lunghezza. Un’annata horror: poco prima di Natale c’era stata l’eliminazione nei quarti della Coppa di Lega (sconfitta 4-3 a Londra contro il Tottenham) e l’altro ieri l’estromissione agli ottavi dalla ben più prestigiosa FA Cup, di cui era detentore, nella “tana” di Old Trafford ad opera del Fulham (3-4 ai rigori dopo che Bruno Fernandes aveva faticosamente pareggiato la rete firmata dal difensore ospite Bassey, nigeriano nato ad Aosta... ). A undici turni dalla fine il raggiungimento del quarto posto (13 i punti di ritardo dal Chelsea) appare una chimera.
Amroim peggio di Ten Hag
Le ultime speranze di qualificarsi per la prossima Champions sono legate a un eventuale trionfo in Europa League: dopodomani a San Sebastián si giocherà l’andata degli ottavi di finale contro la Real Sociedad nona nella Liga. Partita ostica ed eventuale percorso successivo lastricato di ostacoli (possibile Lione nei quarti, Roma o Athletic Bilbao in semifinale, Tottenham o Lazio in finale). Ciò che ha lasciato di stucco tifosi, media e dirigenza è l’involuzione del gioco della squadra a dispetto del licenziamento del tecnico olandese Erik Ten Hag e l’ingaggio, a inizio novembre, del quotato portoghese Rúben Amorim strappato a suon di penale (11 milioni di euro) allo Sporting Lisbona vincitore dell’ultimo titolo. Lo stesso allenatore lusitano – 40 anni, nato solo 9 giorni prima di Cristiano Ronaldo – non ha esitato a definire la sua squadra come «la peggiore nella storia del Man United». Un’affermazione forte, provocatoria, ma che riflette il momento drammatico. La media-punti di Amorim è nettamente peggiore rispetto a quella del suo predecessore.