Qui Tottenham, visita a casa Conte: tra bellezza e funzionalità

Il centro sportivo dove si allena la squadra dell'ex tecnico juventino è un gioiello: dai campi (16) ai barbecue, dalle piscine a un laghetto
Qui Tottenham, visita a casa Conte: tra bellezza e funzionalità

INVIATO A LONDRA - Talmente grande che ci si può perdere, talmente bello che rischi di rimanere a bocca aperta da quando varchi la soglia al tuo arrivo a quando saluti, ringrazi e te ne vai. Il Tottenham Training Ground è un gioiello, un’autentica meraviglia: è situato a Enfield, nella parte nord della capitale inglese e no, non potrebbe proprio essere diversamente visto che gli Spurs in questa zona della città sono molto più che una squadra, sono praticamente una religione. Non è un caso, infatti, che la strada che ti conduce in quest’angolo verdissimo di Londra si chiami, appunto, Hotspur Way. Mentre cammini verso la reception non puoi proprio non essere colpito in diversi dei tuoi cinque sensi: intanto lo sguardo, che si perde nel verde dei 16 campi da football che compongono il Centro Sportivo. Tutti impeccabili, come se indossassero un vestito di gala. E l’olfatto, poi: l’odore d’erba tagliata di fresco, curata ossessivamente da oltre 250 lavoratori, ti riconcilia con tutto e ti importa poco pure che, da queste parti, il sole sia merce rara. E’ il luogo ideale per lavorare, per fare calcio. Dei 16 campi che sono racchiusi in questo gioiello, 11 sono destinati alle giovanili, uno alle ragazze del Tottenham femminile e altri 4 sono ad uso esclusivo di Antonio Conte e dei suoi ragazzi della Prima Squadra: è qui che l’ex ct azzurro lavora senza sosta ogni giorno per portare il club di North London non solo ai vertici dell’English Football, ma pure sulle vette del calcio continentale. Tutto qui? Ma nemmeno per scherzo: non si sbaglia a definire il Tottenham Training Ground una struttura innovativa, modernissima, di eccellenza totale. Ci sono, come detto, i campi da gioco, la cui erba è “totalmente fatta in casa” da giardinieri che si occupano h 24 della cura dei terreni d’allenamento, in modo che siano sempre perfetti e impeccabili. Al minimo segno di ingiallimento, l’erba viene sostituita in toto: «Il ciclo perfetto è di 7 settimane», ci raccontano. Ma troviamo anche palestre, piscine di acqua calda e fredda ideali per smaltire in fretta la stanchezza post partita e poi sale massaggi, stanze per le analisi video, un lodge/hotel modernissimo dotato di ogni tipo di comfort, un’area attrezzata per il barbecue con diverse griglie e 5 forni e pure un laghetto, che qui chiamano “pond”. Ci racconta Jack, la guida per Tuttosport nel Tottenham Training Ground: «Vogliamo che i giocatori possano prepararsi al meglio, desideriamo ardentemente che loro non debbano pensare a null’altro che alla vittoria, a dare tutto per il Tottenham».

Paratici&Conte

Non solo campi, palestre e tutto ciò che aiuta i calciatori ad avere la forma migliore: al Tottenham Training Ground, ovviamente, ci sono anche gli uffici dirigenziali. Quello di Fabio Paratici è al secondo piano della struttura di acciaio e vetro: da qui il responsabile dell’area tecnica degli Spurs riesce ad osservare tutto ciò che avviene in campo. Un club enorme: stando in Italia si rischia di non capire appieno la reale grandezza del Tottenham, la sua dimensione totalmente e realmente internazionale. Internazionale, certo, ma anche italianissimo. O meglio, il più italiano tra i club di Premier. Chiunque ci abbia incrociato ci ha salutato con uno squillante “Ciao”. Lo stesso ciao che all’improvviso risuona alle nostre spalle: la voce è quella del manager, del boss, del condottiero Spurs, di Antonio, come tutti lo chiamano qui. Il Tottenham, ora più che mai è Paratici e Conte. A loro due il presidente Daniel Levy ha affidato le chiavi, i sogni e i destini del club. Perché qui agli Spurs è tutto un “Audere est Facere”, o per dirla all’inglese “To dare is to do”: osare è potere. E Conte e Paratici lo sanno benissimo.

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