Per colpa di una foto finisce la storia d'amore tra Los Palmeras e il Colón

Il famoso gruppo musicale santafecino suonò e fece innamorare i tifosi rossoneri prima della finale di Sudamericana del 2019: il murales a loro dedicato viene coperto in queste ore dopo la pubblicazione di uno scatto poco felice
Per colpa di una foto finisce la storia d'amore tra Los Palmeras e il Colón

TORINO - Nel 2019 le immagini del loro concerto all’Estadio General Pablo Rojas di Asunción fecero il giro del mondo: quella sera la capitale del Paraguay era, in pratica, un quartiere di Santa Fe, Argentina. Si giocava la prima finale internazionale della storia del Colón: l’impianto era totalmente rossonero, un mare di passione e un oceano di brividi. La Conmebol decise di far esibire, pochi minuti prima della partita, i Los Palmeras, gruppo musicale santafecino che suona principalmente cumbia e cuarteto e che, in tutto il LatinoAmérica, è un autentico cult. «Ah eh eh ah, yo soy Sabalero; Ah eh eh ah, Sabalero, Sabalero!»: è il testo della loro hit più cantata e Sabalero significa di fatto tifoso del Colón. E mentre la cantavano, insieme a tutto lo stadio, in molti piangevano a dirotto, come Dario Genolet, che fu inquadrato sui maxischermi dell’Estadio General Pablo Rojas e divenne, suo malgrado personaggio: «Pensavo a mio padre, che mi ha trasmesso l’amore per il Sabalero. Pensavo a lui che non c’è più e che avrebbe dato tutto quello che aveva per essere qui, sugli spalti, insieme a me».

LE COSE BELLE FINISCONO Tutte le cose, anche quelle più belle, prima o poi, però, finiscono. Non fa eccezione dunque la storia d’amore tra i Los Palmeras e il Colón: da qualche ora sono iniziati i lavori per coprire l’immenso mural a loro dedicato nei pressi dello Stadio  Brigadier General Estanislao López, che tutti i santafecini chiamano Cementerio de los Elefantes. Marcos Camino, fisarmonicista della band che ha suonato nella finale di Sudamericana 2019 e leader del gruppo musicale insieme al cantante Cacho Deicas, ha pubblicato una foto che lo ritrae assieme a Germán Lerche, ex presidente del Colón che attualmente si trova sotto processo per amministrazione fraudolenta del club ed è accusato di essere responsabile della crisi istituzionale, economica e sportiva che si è conclusa con la retrocessione del Sabalero nel 2014. «Il club è più importante di tutto, il suo buon nome vale più delle nostre vite. Nessun rispetto per chi ha inzozzato il nostro amore e per chi dimostra amicizia a chi ha tentato di affossare il Colón, siano ex dirigenti corrotti o cantanti», spiega un rappresentante dei Los de Siempre, la barra brava, gli ultrà rossoneri. Tra qualche giorno il mural non esisterà più: nessuno potrà però mai cancellare o coprire la cascata di emozioni che Los Palmeras seppero e sanno regalare ai tifosi del Sabalero, indipendentemente da una foto compromettente.

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