Brasile, i tifosi del Coritiba non vogliono l'ex Roma Zago: "È razzista"

L'ex difensore, campione d'Italia 2001 con i giallorossi, è stato contestato dai supporters del suo nuovo club per fatti risalenti al 2006
Brasile, i tifosi del Coritiba non vogliono l'ex Roma Zago: "È razzista"© Getty Images

Non ha nemmeno iniziato la sua avventura sulla panchina del Coritiba e già il clima intorno a sè è rovente. Stiamo parlando di Antonio Carlos Zago, ex difensore campione d'Italia con la Roma nel 2001 che, subito dopo l'annuncio ufficiale dell'incarico come allenatore del club brasiliano, è finito nel mirino dei tifosi. Le accuse sono quelle di razzismo e derivano da fatti accaduti nel 2006 quando l'ex calciatore militava nella Juventude di Caxias do Sul e in una partita contro il Gremio venne espulso per aver dato una gomitata a Jeovanio, centrocampista di colore del club gaùcho, e uscendo dal campo aveva indicato ripetutamente il proprio braccio, rivolgendosi anche all'avversario, a voler evidenziare di essere bianco. Un episodio bruttissimo che gli è costato una squalifica di 4 mesi oltre a problemi a livello penali, con l'obbligo di presentarsi periodicamente in una stazione di polizia e informare le autorità in caso di viaggi fuori dal luogo di residenza superiori ai 15 giorni. 

Zago nel mirino dei tifosi del Coritiba: "No al razzismo"

Nonostante siano passati ben 17 anni e in più occasioni abbia chiesto scusa, i tifosi del Coritiba non hanno assolutamente intenzione di "perdonare" Zago. Alcuni tifosi si sono infatti presentati sotto la sede del club per protestare, mentre in tantissimi sui social hanno voluto far sentire la propria voce. Gruppi organizzati della torcida del Coritiba hanno addirittura postato sui social frasi e immagini con scritte "Razzismo No", "Dica No al razzismo" o "La nostra storia l'hanno fatta anche i neri". Il tema razzismo in Brasile è molto caldo, tanto che proprio pochi giorni fa fatti simili avevano portato a una rivolta da parte dei supporters del Corinthians (che fra la sua torcida'ha anche una vasta rappresentanza femminile) per l'arrivo sulla panchina del Timao di Cuca, condannato in passato, quando giocava, per un fatto di stupro di gruppo commesso in Portogallo per il quale il diretto interessato ha sempre proclamato la propria innocenza. 

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