Edgar Paez, presidente del Tigres FC, è stato ucciso a colpi di pistola davanti alla figlia, fortunatamente illesa. Il numero 1 del club che milita nel campionato colombiano di seconda divisione aveva 63 anni. Secondo la stampa locale stava tornando in auto nella sua abitazione dopo la sconfitta casalinga con l'Atletico Fc, quando due uomini, in moto, hanno fatto fuoco. Saranno le indagini a stabilire i motivi dell'omicidio.
L'annuncio del club
Sabato 23 settembre, mentre si giocava la sfida tra América de Cali e Atlético Nacional, sui social network è stata annunciata la morte di Édgar Páez: "Il suo impegno per la squadra e la sua totale dedizione allo sviluppo dello sport nel nostro territorio, hanno lasciato un'impronta in tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerlo", scrive il Tigres sui propri social. Anche la Federcalcio colombiana ha espresso cordoglio e la solidarietà nei confronti della famiglia.
La dinamica dell'omicidio
L'omicidio è stato registrato dalle telecamere di sicurezza del quartiere di Ortezal, nella località di Puente Aranda. Due uomini si sono avvicinati al veicolo su cui Páez viaggiava con sua figlia. Poi l'aggressione e le ferite multiple da arma da fuoco: le gravi lesioni al cranio, al collo e al torace lo hanno portato rapidamente alla morte. La tragedia è avvenuta poche ore dopo la partita disputata allo Stadio Techo di Bogotà tra il Tigres e l'Atletico de Cali, persa 3-2 dalla squadra di Paez.
Le prime ipotesi
Le circostanze sono ancora molto confuse sulla sua morte, ma cominciano ad emergere le prime ipotesi su cosa sia realmente accaduto a Páez, azionista di maggioranza del club di Bogotá, in lotta per la promozione nella prima divisione colombiana. Un'ipotesi avanzata da alcuni media colombiani collegherebbe l'omicidio a un giro di scommesse sportive.