Megan Rapinoe "Footballer of the Year" per il Guardian: "Lotto per un mondo migliore"

Altro premio per la capitana della nazionale statunitense e Pallone d'oro femminile in carica
Megan Rapinoe "Footballer of the Year" per il Guardian: "Lotto per un mondo migliore"

LONDRA (Inghilterra) - "Tutti abbiamo la responsabilità di rendere il mondo un posto migliore". Inizia così la lunga intervista del Guardian a Megan Rapinoe, capitana degli Stati Uniti campioni del Mondo di calcio femminile, indicata dal prestigioso quotidiano britannico 'Footballer of the Year'. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno ad un giocatore o una giocatrice che hanno fatto qualcosa di straordinario, superando le avversità, aiutando gli altri o dando l'esempio agendo con eccezionale onestà. E in effetti Rapinoe è tutto questo: paladina dei diritti civili e in particolare della comunità LGBT, si è spesso scontrata senza paura con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. "È strano, ho sempre parlato così e sono sempre stata una calciatrice. Ma ora è tutto amplificato", ha detto Rapinoe al Guardian. L'attaccante americana succede al difensore del Cagliari Fabio Pisacane a Juan Mata e Khadija Shaw. Grazie ai suoi sei gol ha trascinato gli Usa alla vittoria nei Mondiali in Francia. "C'era grande pressione su di noi, sarebbe stata una catastrofe non vincere. Ma è sempre così", ha ricordato Rapinoe.

Megan Rapinoe: "Lotto per un mondo migliore"

Premiata con il FIFA Best Player Award e con il Pallone d'Oro, per la calciatrice dai capelli rosa i premi singoli "sono un onore" ma ha ammesso di sentirsi a disagio. "È stato un grande sforzo di squadra. Non penso di essere Lionel Messi. Non sono a quel livello, ma essere in grado di accoppiare tutto insieme è la cosa più importante: stiamo assistendo ad un cambiamento del mondo che ci circonda e ne facciamo parte. E' una sensazione avvincente e motivante", ha detto. Proprio il suo impegno per i diritti civili in genere, ma anche per i diritti delle sportive di poter ottenere un pari trattamento economico rispetto agli uomini, ne hanno accresciuto a dismisura la notorietà. "Tutti abbiamo la responsabilità di rendere il mondo un posto migliore. Ecco, questo è il momento e ne sono consapevole. Non sto solo vincendo tutti questi premi perché ho avuto un grande anno, ma è il culmine di tutto: viene da Colin Kaepernick (il giocatore NFL che ha contestato Trump), dal MeToo e da tutti questi altri movimenti". "È un privilegio e un onore essere una specie di portavoce. È una grande responsabilità e sento di dover invitare anche altre persone che potrebbero benissimo essere al mio posto", ha dichiarato. Infine sull'importanza dell'ultima Coppa del Mondo per la crescita del calcio femminile. "Penso davvero abbia toccato la vita delle persone. C'era la sensazione che tutte avessimo vinto, come se fosse qualcosa di più grande", ha concluso.

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