Caruso, la Juve Women e il vizio del gol: l'Italia e il sogno Champions

Sogni, numeri e conferme per la centrocampista delle bianconere: la storia della classe '99, perno di Montemurro
Caruso, la Juve Women e il vizio del gol: l'Italia e il sogno Champions© Juventus FC via Getty Images

Da Roma e Torino. Un viaggio non proprio dietro l'angolo e soprattutto una distanza considerevole. Non sarebbe nemmeno così complicato se non avessi 17 anni e sei nel pieno della vita scolastica. Arianna Caruso ha vissuto in prima persona questo momento, perché a quell'età le è arrivata la chiamata della Juventus. Impossibile non notarla vista anche la sua precocità nel mondo del calcio. Gli esordi con la Roma e la voglia di spiccare il volo. Lei, grazie anche all'aiuto dei suoi genitori, questo salto l'ha fatto e con le Women è diventata sin da subito perno centrale del progetto bianconero.

Juventus, la storia di Caruso

Il pallone è diventato sin da subito il migliore amico di Arianna Caruso. A scuola giocava quando poteva, soprattutto nell'intervallo, e contro gli amici maschi. Un ottimo modo per misurarsi e crescere. Dai campetti alla Roma, la classe '99 ha saputo sin da subito ritagliarsi uno spazio importante. Un anno alla Res Roma prima di fare il grande salto. A 15 anni l'esordio in Serie A con le giallorosse e a dicembre, poco dopo averne compiuti sedici, la prima rete contro il Tavagnacco. Centrocampista duttile e in grado di fare la doppia fase. Tecnica, qualità e grinta: può giocare regista o mezzala, avendo anche ottime doti d'inserimento. 

Un mix di doti che la portano sotto i riflettori. Da Torino si accorgono di lei e la chiamata non tarda ad arrivare. Un viaggio organizzato, la gita la museo bianconero e la paura di lasciare casa. Diciasette anni e dover cambiare vita non è una scelta da tutti i giorni. Lasciare famiglia e affetti non è proprio semplice, ma grazie ai genitori e alla Juventus che le ha permesso di avere tutto a disposizione, il sì non è stato poi così difficile da pronunciare. Giovane, ma già esperta per la Serie A e le bianconere la mettono subito come perno della squadra. Gli scudetti vinti da protagonista ne sono la riprova e la sua voglia di crescere non si è certo fermata. E per capirlo basta dare uno sguardo ai numeri...

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Juventus Women, i numeri di Caruso

Per capire l'importanza di Caruso all'interno delle Juventus Women basta andare alla ricerca dei numeri. Da quelli si nota come la centrocampista sia davvero imprescindibile per leo scacchiere di Montemurro. Sei stagioni (compresa quella attuale) costellate da vittorie e gol: cinque scudetti in bacheca e la chiamata dell'Italia come un sogno da inseguire. Già i sogni, tanti quelli di Caruso che partita da Roma ha voglia di sollevare trofei importanti: Champions League, oltre ai titoli Nazionali già vinti ma che non bastano mai. Giocare il Mondiale con l'Italia un altro punto da raggiungere dopo gli Europei e tanto passerà anche dalle prestazioni con le bianconere. Lei che appena 24enne è la miglior giocatrice per presenze della Juventus con 172 e anche in fatto di gol non scherza, perché ne ha messi in fila 45, per una centrocampista sono davvero tanti. Conferme e numeri, Caruso non ha perso quella voglia di continuare a volare. Lavorare sodo per conquistarsi tutto, fino alle fine come nel Dna Juve. 

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Da Roma e Torino. Un viaggio non proprio dietro l'angolo e soprattutto una distanza considerevole. Non sarebbe nemmeno così complicato se non avessi 17 anni e sei nel pieno della vita scolastica. Arianna Caruso ha vissuto in prima persona questo momento, perché a quell'età le è arrivata la chiamata della Juventus. Impossibile non notarla vista anche la sua precocità nel mondo del calcio. Gli esordi con la Roma e la voglia di spiccare il volo. Lei, grazie anche all'aiuto dei suoi genitori, questo salto l'ha fatto e con le Women è diventata sin da subito perno centrale del progetto bianconero.

Juventus, la storia di Caruso

Il pallone è diventato sin da subito il migliore amico di Arianna Caruso. A scuola giocava quando poteva, soprattutto nell'intervallo, e contro gli amici maschi. Un ottimo modo per misurarsi e crescere. Dai campetti alla Roma, la classe '99 ha saputo sin da subito ritagliarsi uno spazio importante. Un anno alla Res Roma prima di fare il grande salto. A 15 anni l'esordio in Serie A con le giallorosse e a dicembre, poco dopo averne compiuti sedici, la prima rete contro il Tavagnacco. Centrocampista duttile e in grado di fare la doppia fase. Tecnica, qualità e grinta: può giocare regista o mezzala, avendo anche ottime doti d'inserimento. 

Un mix di doti che la portano sotto i riflettori. Da Torino si accorgono di lei e la chiamata non tarda ad arrivare. Un viaggio organizzato, la gita la museo bianconero e la paura di lasciare casa. Diciasette anni e dover cambiare vita non è una scelta da tutti i giorni. Lasciare famiglia e affetti non è proprio semplice, ma grazie ai genitori e alla Juventus che le ha permesso di avere tutto a disposizione, il sì non è stato poi così difficile da pronunciare. Giovane, ma già esperta per la Serie A e le bianconere la mettono subito come perno della squadra. Gli scudetti vinti da protagonista ne sono la riprova e la sua voglia di crescere non si è certo fermata. E per capirlo basta dare uno sguardo ai numeri...

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