Gli eroi di Germania 2006: “Trasmettete il Mondiale femminile”

Da Cannavaro, Zambrotta, Materazzi, Pirlo e Toni un appello alle televisioni del nostro paese
Gli eroi di Germania 2006: “Trasmettete il Mondiale femminile”© www.imagephotoagency.it

Questa volta l’appello arriva da chi conosce bene quell’atmosfera. Da chi in quell’atmosfera ha scritto una pagina indelebile della storia del calcio italiano. Arriva da cinque campioni del mondo di Germania 2006 che, riprendendo le parole del presidente Fifa Infantino, hanno voluto sottolineare l’importanza di trasmettere in tv il Mondiale di calcio femminile in programma dal 20 luglio al 20 agosto in Australia e Nuova Zelanda. 32 squadre, tra cui l’Italia del ct Milena Bertolini, e la massima espressione di un movimento che, proprio qui da noi, negli ultimi anni ha lavorato per trovare il suo spazio e avere la giusta visibilità, ha vinto la battaglia per il professionismo e ha dato il via allo sviluppo di un vivaio sempre più ampio. Ma poi? Ma poi l’unica offerta arrivata fino a ora – e respinta dalla Fifa – è stata di 400.000 euro da parte della Rai. Il Mondiale maschile era stato pagato 180 milioni, per avere un termine di paragone. Eppure tutti si ricordano Francia 2019, quando le azzurre avevano convinto ed emozionato anche i più scettici. Eppure tanti, solo la scorsa estate, avevano sostenuto capitan Gama e compagne nel pur complicato Europeo concluso ai gironi. Ed è pur vero che l’orario non è così appetibile (in Italia le gare saranno a partire dalle 8 di mattina), ma sempre di “notti magiche” trattasi.

Mondiali femminili, l'appello di Cannavaro, Zambrotta, Materazzi, Pirlo e Toni

«Giocare un Mondiale è il sogno di tutti quanti, così come vederlo per chi rimane a casa. La Nazionale femminile merita questo perché è composta da ragazze straordinarie che ce la mettono tutta», le parole di capitan Fabio Cannavaro. Vicino a lui, nella Nazionale del 2006, c’erano Materazzi, «La visibilità che ti dà un Mondiale è grandissima e trovo assurdo che non si possa avere anche per quello femminile», e Zambrotta, «Ho vinto un Mondiale e vi dico che è stato importantissimo per noi che i tifosi ci abbiamo seguito e soprattutto sostenuto. Le ragazze della Nazionale meritano rispetto così come lo merita il lavoro del presidente Infantino». Le geometrie, in quella squadra, le dettava Pirlo, «Da italiano e campione del mondo mi piacerebbe seguire in tv le azzurre, come ha detto il presidente Fifa meritano rispetto e quindi meritano di essere viste»; tanti gol, infine, li faceva Toni, genuino quando dice «Ma non scherziamo! Non state comprando i diritti per il Mondiale femminile? Non ci credo, lo voglio assolutamente vedere perché nel 2019 queste ragazze ci hanno fatto innamorare». L’assist, questa volta, arriva da chi sa bene come va fatto. Rai, Mediaset, Sky, Dazn o chi per esse, adesso, sono chiamate a finalizzarlo.

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