Sylla denuncia razzismo: "Mi ha detto neg** di m***a". Inchiesta Figc

La calciatrice diciottenne dell'Alessandria ha accusato una giocatrice del Torino di averla pesantemente insultata dopo il derby femminile. Le parole del ministro Abodi
Sylla denuncia razzismo: "Mi ha detto neg** di m***a". Inchiesta Figc

ROMA - La procura federale della Figc ha aperto una indagine sulla vicenda legata alla calciatrice dell'Alessandria, Awa Sylla (18 anni), che ha denunciato insulti razzisti durante una partita di calcio femminile. La giocatrice nelle prossime ore sarà ascoltata dagli ispettori della Procura Federale per ricostruire l'accaduto.

Il racconto di Awa Sylla

"Dopo un aver subito contrasto io e l'autrice del fallo ci siamo scambiate due parole, senza insulti ma solo per chiarire, ad un certo punto interviene una sua compagna che dal nulla mi esclama a gran voce 'stai zitta negra di m... - prosegue - Quella frase mi ha fatto veramente male, oltretutto dietro di me c'era l'arbitro a cui ho rivolto lo sguardo e gli ho chiesto se avesse sentito, ma lui mi ha risposto di no e che ne avremmo parlato a fine partita. Ovviamente tutto ciò non è avvenuto, anche perchè è stato assalito da numerosi insulti anche dopo il rientro negli spogliatoi e non sono più riuscita ad avere un confronto con lui. Io spero vivamente che segnali questo comportamento estremamente antisportivo e razzista che ho subito, perché non è possibile sentirsi denigrare per il colore della pelle o per qualsiasi altro motivo. È inaccettabile ed esorto la federazione a prendere dei provvedimenti".

L'intervento del ministro Abodi

Il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi ha commentato così l'episodio: "Il razzismo è insopportabile ovunque, tanto più su un campo di calcio, in un impianto sportivo. In merito all'episodio denunciato dalla calciatrice Awa Sylla, sono sicuro che saranno accertati in tempi brevissimi i fatti e prese le conseguenti e adeguate decisioni. Certe parole, certe frasi, nel 2023 non possono più essere tollerate - aggiunge - Bene ha fatto l'Alessandria calcio femminile a denunciare l'accaduto e la procura Figc che, tempestivamente, ha aperto un'indagine e ascolterà l'atleta nelle prossime ore - ha aggiunto - Per sconfiggere questa piaga sociale è fondamentale la collaborazione con gli organismi competenti perché possa essere maggiormente sviluppato il fattore di alfabetizzazione civico e si prendano le misure necessarie per contrastare un fenomeno ancora presente, troppo spesso, nello sport e non solo".

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